Dal 10 gennaio Super Green Pass sui mezzi pubblici, i sindacati: “Autisti esposti a rischio aggressioni”

A partire da lunedì prossimo scatteranno per il trasporto pubblico molti dei provvedimenti decisi dal Governo attraverso il D.L. 30 dicembre 2021 n. 229, ossia l’obbligo del super green pass per chi accede sugli autobus adibiti a trasporto pubblico locale e regionale ma anche su quelli a lunga percorrenza. Dal 10 gennaio sostanzialmente per viaggiare sui mezzi pubblici non sarà più sufficiente il green pass base che si può ottenere anche con un semplice tampone negativo.

SUPER GREENPASS E MASCHERINE FFP2: CHI CONTROLLA?
Il provvedimento che va ad aggiungersi all’ulteriore obbligo (già in vigore) di indossare sempre le mascherine di tipo FFP2 quando si viaggia a bordo dei bus, sta allarmando le organizzazioni sindacali dei trasporti che già a livello nazionale hanno incontrato lo scorso 5 gennaio il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, relativamente al tema delle aggressioni subite dal personale nell’espletamento del servizio e in quella occasione hanno chiesto una maggiore presenza delle forze dell’ordine.

IN MOLISE NON CI SONO VERIFICATORI CON IL RUOLO DI PUBBLICO UFFICIALE
“In Molise – denunciano i sindacati di categoria – la situazione è ancora più drammatica e allarmante stante l’assenza nelle imprese di trasporto regionali di personale preposto alle attività ispettive, di controllo e verifica e che, come tale, rappresenterebbe un ruolo di Pubblico Ufficiale con funzioni amministrative ai sensi dell’art. 357 del Codice Penale. Invece le aziende di trasporto molisane, al fine di ridurre sensibilmente i costi e contando sul fatto che la vendita dei biglietti (e indirettamente il controllo dei titoli di viaggio) viene sostanzialmente affidata al personale di guida, hanno deciso di non investire in questa attività preferendo, in casi peraltro sporadici, demandare tale mansione al personale inidoneo alla guida”.

L’ALLARME LANCIATO AL MINISTRO GIOVANNINI
Questa situazione definita “incresciosa e di estrema confusione”, presente in Molise, è stata oggetto di una nota che le Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl autoferro hanno indirizzato allo stesso Ministro Giovannini ma anche alle Istituzioni locali del Molise (presidente della Regione, assessore ai trasporti, Prefetture, Questure) e finanche per conoscenza alle Segreterie Nazionali dei trasporti. Il timore dei sindacati è che “le imprese molisane, al fine di compensare l’assenza di figure aziendali idonee preposte alle attività di verifica (ci riferiamo al controllo del possesso del greenpass rafforzato piuttosto che all’uso delle mascherine FFP2), possano effettuare forzature normative, estendendo il ruolo ispettivo e di controllo al personale addetto alla guida. Un campanello d’allarme è infatti giunto (manco a dirlo) dalla Atm Spa che con un ordine di servizio indirizzato a tutto il personale (ivi compresi gli addetti alla guida degli autobus) ha fornito indicazioni dettagliate per la verifica della certificazione verde “rafforzata” e per l’utilizzo dell’App VerificaC19 nonché per la scansione del QR code”.

OCCORRE SCONGIURARE FORZATURE ED INCREMENTARE LE FORZE DELL’ORDINE
Per tali motivi e in assenza di quel confronto auspicato con le parti sociali che le Istituzioni locali (Regione, Prefettura e Questura) hanno al momento declinato, le Segreterie Regionali hanno lanciato il grido d’allarme al Ministro Giovannini, chiedendo “un intervento immediato di codesto Ministero affinché vengano scongiurate in Molise forzature inaccettabili e contrarie alle disposizione di legge da parte delle imprese e si sopperisca alla palese mancanza di personale aziendale idoneamente preposto alle attività ispettive con un incremento delle forze dell’ordine a bordo dei mezzi in grado di tutelare l’incolumità fisica del personale di front line e dei passeggeri che rispettano le regole ma anche per prevenire episodi di aggressioni e infortuni sul lavoro”.

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