A Limosano nasce progetto di comunità residenziale: servizi “intelligenti” ICT per gli anziani e cooperative di giovani. Video

Il Comune di Limosano ha partecipato all’avviso emanato dalla Regione Molise finalizzato alla selezione di un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati, caratterizzati da un indice di spopolamento progressivo e rilevante a valere sul PNRR – M1C3 Turismo e Cultura – Investimento 2.1 “Attrattività dei borghi”, Linea di Azione A.
L’Amministrazione comunale intende promuovere e valorizzare il borgo con l’obiettivo di realizzare una comunità residenziale dotata di prodotti e servizi “intelligenti” per gli anziani, grazie all’uso dell’ICT (tecnologie per l’Healthy Ageing-Management, per l’inclusione sociale, per l’assistenza) e in grado di sfruttare gli spazi abitativi tecnologicamente assistiti (Living Labs). In particolare si vuole far rivivere il borgo attraverso il recupero degli edifici ricavandone alloggi privati, corredati da ampi spazi comuni destinati alla condivisione, in sintesi un progetto di co-housing con tecnologie avanzate di smart living.
Nel borgo saranno presenti gli esercizi di vicinato: il panificio, la rivendita di prodotti tipici, l’alimentari, il parrucchiere, la farmacia, il forno, ecc. affiancati da ambienti per la cura del fisico (palestra), per il tempo libero, per attività culturali e di lettura, laboratori per il recupero di arti e mestieri oltre ad un ristorante. Per venire incontro alla paura dei problemi di salute che affligge le persone anziane, è previsto nel borgo anche un ambulatorio/centro medico attrezzato al fine di offrire sostegno, anche sanitario, ai residenti sia occasionali che per quelli che decideranno di restarvi a vivere oltre ad uno Sportello per l’Invecchiamento Attivo, da attivare un giorno la settimana in un edificio recuperato, dove accogliere le persone interessate ad offrire volontariamente il proprio contributo per la costruzione di una Banca del tempo. Nel “Caffè del Borgo”, inoltre, ci saranno ambienti dedicati ad accogliere la piattaforma per intercettare i flussi turistici, ambienti per la conoscenza del territorio anche attraverso sistemi multimediali finalizzati ad orientare il turista/visitatore/residente alla conoscenza del territorio e per l’organizzazione dei pacchetti di visita oltre ad ambienti destinati a museo con la raccolta di opere tra le quali quelle di Igino Petrone.
Per le Chiese, la Chiesa di Santa Maria Maggiore e la Chiesa di Santo Stefano, è previsto il completamento del restauro, già avviato dalla Diocesi, per consentire la fruizione e la visita anche per rispondere alle esigenze di turismo religioso. Si evidenzia che nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, destinata a sede della Diocesi di Limosano, è visibile il sepolcreto nel quale sono ancora presenti 10 Vescovi alcuni dei quali sono mummificati e rimasti nella posizione originaria.
Per il supporto ai residenti il borgo, per la promozione della cultura dello scambio di esperienze, per l’organizzazione di momenti di visita presso altri territori o presso le aziende (agricole, zootecniche, artigiane) operanti a Limosano e fuori dal territorio comunale, per favorire la creazione e promozione di nuovi itinerari (es. itinerari tematici, percorsi storici, percorsi naturalistici e viste nel borgo anche su asini avendo manifestato interesse un gruppo di giovani del territorio allevatori di asini), saranno create cooperative di giovani, che saranno opportunamente formati per svolgere le attività richieste con particolare attenzione alle esigenze ed alle fragilità della popolazione anziana. Le cooperative saranno aperte ai giovani di Limosano ed anche ad altri interessati provenienti da altre città anche fuori regione. Per questi ultimi sarà offerta la possibilità di risiedere nel borgo.
Particolare attenzione è prestata all’accessibilità al borgo con piccoli mezzi elettrici tipo APE, alla fruibilità anche da parte delle persone disabili e sistemi GPS per la fruibilità delle persone cieche e o ipovedenti oltre all’utilizzo di fonti da energia rinnovabile in modo da contribuire a rendere il borgo “green” e sostenibile, riducendo i costi legati al consumo di energia (piastrelle fotovoltaiche calpestabili, tegole fotovoltaiche termiche, ecc.)
In sintesi al borgo si restituisce la sua natura e la sua vocazione: il vivere insieme cioè vivere secondo uno stile di vita qualitativo, in equilibrio tra l’autonomia della casa privata e la socialità degli spazi comuni. È un modo di vivere, forse l’unico che merita di definirsi sostenibile, in cui le persone pongono al centro la relazione costruttiva e la collaborazione al fine di migliorare la qualità della loro vita ritrovando la socialità ed il piacere del vivere in comune.
L’Amministrazione, consapevole che un progetto di sviluppo, come quello proposto, debba nascere dal coinvolgimento dei cittadini, degli operatori che lavoreranno nel borgo, di tutti gli altri operatori che forniranno il supporto per la promozione, la comunicazione, per il marketing, attiverà, a valle dell’auspicabile finanziamento, la progettazione partecipata: un percorso di coinvolgimento degli aderenti al progetto, nel quale la comunità di abitanti definirà, già nella fase iniziale, le linee generali della propria vita in co-housing (visione) e successivamente le caratteristiche specifiche del loro insediamento residenziale, con particolare attenzione alla sostenibilità, al design dei servizi condivisi e delle buone pratiche, nonché ai principi guida per l’organizzazione e la gestione del bene comune e della comunità residenziale stessa.
Il Comune ha pubblicato l’avviso per le manifestazioni d’interesse sul sito web e lo ha affisso nelle zone più frequentate e per il quale sono pervenute oltre 30 manifestazioni d’interesse da parte sia di operatori privati che hanno dichiarato la loro disponibilità ad aprire attività di vicinato nel borgo (alimentari, farmacia, rivendite di prodotti locali – olio, formaggi, insaccati – panificio, ecc.), sia da parte di associazioni locali di giovani disponibili a costituire cooperative di servizi per il supporto ai futuri residenti o fruitori del borgo.
E’ stato, inoltre, pubblicato sempre sul sito web del Comune, un avviso per la manifestazione d’interesse alla co-progettazione degli interventi di promozione, marketing, formazione, ecc. oltre alla loro futura gestione. La co-progettazione per la costruzione del co-housing si prevede di attivarla a valle del finanziamento della proposta.
All’avviso, pubblicato sul sito web del Comune, unicamente per raccogliere in una prima fase l’interesse all’iniziativa, hanno risposto n. 5 operatori. In caso di finanziamento della proposta saranno attivate tutte le procedure previste dalla legge nel rispetto della normativa sugli aiuti di stato.
Considerato, inoltre, che la fascia della popolazione a cui è rivolta la proposta è particolarmente sensibile al valore religioso del territorio, tra il Comune di Limosano, nella persona del sindaco Angela Amoroso, e la Diocesi di Campobasso-Bojano, nella persona del Vescovo Mons. Giancarlo Bragantini, in data 10.02.2021 è stato sottoscritto il protocollo d’intesa finalizzato, tra le altre, alla conoscenza, fruizione e valorizzazione dei beni ecclesiastici e del patrimonio religioso materiale e immateriale del territorio.
Il Comune di Limosano ed il suo borgo rispondono ai requisiti richiesti dall’avviso:
– il borgo sorge su un geosito: l’affioramento delle “Sabbie di Valli” è stato individuato come geosito dall’ISPRA per il suo alto valore di rarità (unico) e scenico-estetico ed anche il suo stato di conservazione ottimo (giudizi espressi dall’ISPRA nella scheda di censimento del geosito “L’affioramento delle Sabbie di Valli di Limosano IDGeosito 2861”;
– nel territorio del Comune sono presenti 2 SIC Natura 2000: IT7222247 – Valle Biferno da confluenza Torrente Quirino al Lago Guardalfiera – Torrente Rio; IT7222236 – M. di Trivento – B. Difesa C.S. Pietro – B. Fiorano – B. Ferrara (Bosco Fiorano di circa 300 ettari nel Comune di Limosano)
– il territorio di Limosano, sorge fra due antichissime vie erbose e di terra della transumanza, i tratturi Celano-Foggia e Lucera-Castel di Sangro oggi patrimonio dell’Unesco;
– con una comunicazione giunta dal Vaticano all’arcivescovo di Campobasso –Boiano S. Eccellenza mons. Giancarlo Bregantini, il Santo Padre nel 2018 “ha eretto in sede titolare l’antica diocesi di Limosano, disponendone l’inserimento nell’elenco delle sedi titolari”. Dal 3 maggio 2020 l’arcivescovo, titolare, è Henryk Mieczysław Jagodziński, nunzio apostolico in Ghana. La chiesa di Santa Maria Maggiore , la più antica situata nel borgo e nella quale è presente la cripta con il sepolcreto dei Vescovi, è la sede titolare;
– il comune di Limosano è localizzato lungo il percorso Celestiniano;
– il numero di unità abitative è pari a 274;
– il tasso di spopolamento del comune negli ultimi 20 anni è pari al 23% (926 residenti – censimento 2001; 711 residenti 01.01.2021 – rilevazione ISTAT). Il borgo è parte della sezione censuaria (700320000002) ed i dati ISTAT disponibili sono relativi al 2001 e 2011, con una popolazione rispettivamente di 396 e 338 unità, con un decremento pari al 15%. . Rispetto al dato censuario, 426 unità nel 1991, il decremento nei successivi 20 anni è pari al 20%. Dalle rilevazioni del Comune circa la popolazione residente nel borgo nel 2021 sono presenti 29 residenti rispetto agli 84 residenti del 2011 con un decremento del 65%.
La proposta è pienamente coerente con Piano Strategico Regionale per lo Sviluppo del Turismo (PST Molise) e con il POS del Ministero della Salute Traiettoria 1 – Active & Healthy Ageing – Tecnologie per l’invecchiamento attivo e l’assistenza domiciliare Azione 1.1 – Creazione di uno spazio urbano dedicato alla vita delle persone anziane.
La proposta dal titolo “MASANUM – L’anima dei luoghi è nella trama dei suoi muri” è stata trasmessa alla Regione Molise per la valutazione da parte della Commissione di Valutazione che sarà nominata con successivo provvedimento Regione.

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