La petizione popolare fa centro, il Castello di Gambatesa riapre al pubblico: trovato l’accordo fra Comune, Regione e Direzione Musei

Si comincerà con il weekend, saranno coinvolti beneficiari del reddito di cittadinanza a supporto del personale carente

Proficuo l’incontro svoltosi ieri su iniziativa dell’assessore regionale al turismo e alla cultura per affrontare il tema della chiusura al pubblico del Castello di Gambatesa, dopo le rimostranze della sindaca, Carmelina Genovese. All’incontro hanno partecipato, oltre al primo cittadino di Gambatesa, Enrico Rinaldi, dirigente di recente nomina, preposto alla direzione regionale Musei Molise, il prof. Leandro Ventura del segretariato regionale del MIC e l’architetto Pierangelo Izzo, direttore del Castello di Gambatesa. Nel corso della riunione la sindaca ha consegnato all’assessore il report delle 1200 firme di sottoscrizione della petizione online, promossa al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica al tema della fruizione dei patrimoni culturali e per rendere tangibile la percezione collettiva circa l’importanza del sito. Ad ogni modo, stando a quanto dichiarato dai dirigenti del MIC, il problema della carenza di personale, cui si deve la chiusura del maniero, è in fase di risoluzione, essendo ormai in procinto di ultimazione la procedura per il reclutamento di nuovo personale. Rinaldi ha, comunque, rappresentato la possibilità di garantire, medio tempore, l’apertura del castello, almeno la domenica mattina, a partire dal mese di marzo, per poi puntare, da qui a qualche mese, all’apertura anche infrasettimanale. L’assessore, dal canto suo, ha ribadito l’importanza del Castello di Gambatesa rispetto alla strategia di sviluppo turistico del Molise, che la Regione intende attuare, e la necessità di incrementare anche le attività di valorizzazione del sito. A conclusione dell’incontro è stato siglato l’accordo tra il comune di Gambatesa e il MIC-Direzione regionale Musei Molise, con cui l’Ente locale, al fine di sopperire alla carenza di personale e contribuire all’apertura del castello, ha messo a disposizione 2 unità mediante l’attivazione di specifici Puc nell’ambito dei patti di lavoro con i beneficiari del redditi di cittadinanza. Stando a quanto emerso dalla riunione, confidiamo nell’impegno di tutti i soggetti preposti alla tutela dei beni culturali ed in particolare in quello della Regione Molise affinché si possa tornare a far leva su una concreta prospettiva di offerta turistica.

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