Dalle carte agli scacchi, la rivoluzione passa dal web: così la realtà virtuale ha superato le barriere fisiche del divertimento

Tutto quello che era possibile dal vivo oggi appare replicabile attraverso i moderni dispositivi tecnologici

Giochi, giochi e ancora giochi. Ormai definire correttamente un’attrazione per lo svago sta diventando complicatissimo, dato che il settore dell’intrattenimento abbraccia i passatempi più disparati. Sarebbe molto facile parlare dei videogiochi, che negli ultimi 30 anni hanno rivoluzionato l’industria di riferimento e seguitano ad evolversi senza soluzione di continuità. A dimostrare una grande resistenza alle novità tecnologiche, invece, sono i cari vecchi giochi di carte o in scatola, che oggi vengono praticati anche online. Si pensi a un casinò nella sua variante live: se prima le partite a briscola potevano avvenire volentieri sui tavolini dei bar, oggi anche chi è più avanti con l’età approfitta delle piattaforme digitali per divertirsi a distanza in un contesto digitale. Insomma, il mondo è pur sempre cambiato.
Il poker aveva già acquisito una certa popolarità con le World Series of Poker. Evidentemente, tra i giochi di carte è il più conosciuto, anche perché il cinema vi ha dedicato numerosi film o singole scene. Discorso simile per il blackjack, nato in Francia e spopolato in America. A questo gioco è legata tra l’altro la leggenda del MIT Blackjack Team, che qualche decennio fa fece furore tra i più grandi casinò americani ottenendo vincite storiche. Sia del poker sia del blackjack vengono istituiti periodicamente dei tornei sulla rete, tuttavia per riuscire a cavarsela serve una notevole esperienza. I giochi di carte hanno conquistato palesemente una natura agonistica e imbattersi in qualche giocatore esperto su una piattaforma online potrebbe portare più facilmente alla sconfitta.
A quanto pare, la concezione del gioco si è totalmente trasformata. Prima si giocava puramente per diletto, oggi il desiderio è quello di misurarsi con gli altri per ricavare premi o riconoscimenti. Proprio i videogame hanno favorito questa nuova filosofia dell’intrattenimento: oggi è sempre più difficile che si impugni un gamepad per giocare a uno sparatutto o si sfidi il computer a scacchi per rimanere alla fin fine da soli. Le sessioni in locale hanno lasciato sempre più spazio alle modalità “multiplayer”, dietro allo schermo come nella realtà.
Il web ha fornito l’impressione che tutto quello che era possibile dal vivo sia oggi replicabile attraverso i moderni dispositivi tecnologici. D’altro canto, i siti rudimentali dedicati a singoli giochi, che possono essere praticati con pochi passaggi, abbondano da anni su Internet. Anche alcuni dei più famosi giochi di società godono di questi tempi di un’incarnazione virtuale. Ciononostante, la rivoluzione informatica non ha debellato del tutto la tradizione del gioco di persona.
Navigando sulla rete è sicuramente più semplice scoprire e giocare versioni alternative del poker che magari non si sarebbero mai incontrate se la propria esperienza fosse rimasta circoscritta alle sale del proprio quartiere. Analogamente, è possibile affinare la propria abilità in attrazioni più cervellotiche come gli scacchi, perché affrontare uno dopo l’altro giocatori dagli stili svariati è qualcosa che forse sarebbe stato impensabile prima del terzo millennio. Il gioco a distanza non è mai stato demonizzato, dopotutto. Soprattutto da noi. Anzi, l’Italia è il primo Paese al mondo che ha pensato di organizzare tornei online di scacchi e nei prossimi mesi le competizioni a tema potrebbero finanche moltiplicarsi. Ne è passata di acqua sotto ai ponti quando ci si limitava a tirare fuori una vecchia scatola dall’armadio…

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