Molisana 46enne trovata senza vita nella cantina di un ristorante in Lussemburgo, ipotesi omicidio

Si sospetta una rapina finita male

Ore 19.30. Una donna molisana di 46 anni, Sonia Di Pinto, originaria di Petacciato, è stata trovata senza vita all’interno della cantina del ristorante dove lavorava come dipendente nel quartiere Kirchberg di Lussemburgo, capitale dello Stato omonimo. La terribile scoperta questa mattina, domenica di Pasqua, probabilmente da parte di persone impegnate nella medesima attività. La Polizia lussemburghese ha avviato le indagini una volta allertata e giunta sul posto. Si sospetta un caso di omicidio, in particolare una delle principali ipotesi riportate dai media locali sarebbe una rapina finita in tragedia, peraltro – stando alle prime notizie – per un incasso non particolarmente consistente, forse poche migliaia di euro. Le autorità lussemburghesi fanno sapere “di non escludere al momento la responsabilità di terzi nella morte della donna”. La molisana potrebbe essere stata colpita alla testa da un oggetto contundente.

La 46enne era da qualche anno emigrata in Lussemburgo insieme al compagno e lavorava presso un ristorante in JF Kennedy Avenue. La notizia è arrivata nelle scorse ore alla comunità di Petacciato, lasciando i residenti sgomenti. Distrutta la famiglia, che già sarebbe in viaggio per il Paese nordeuropeo. L’autorità giudiziaria locale ha disposto l’autopsia sulla salma della vittima. Sonia Di Pinto aveva lavorato e lasciato il segno nella sua terra di origine prima di partire per il Lussemburgo. Impegnata nel sociale, era stata volontaria della Protezione Civile. “Non si può morire così“, scrivono i suoi ex soci della onlus di Petacciato su Facebook. “Ci resta di Sonia il ricordo delle giornate trascorse insieme, le sue risate e la sua voce squillante….QUANDO UNA PERSONA CI LASCIA INASPETTATAMENTE, UN PEZZO DEL NOSTRO CUORE SI SPEZZA PER SEMPRE. R.I.P IN PACE CARA SONIA“. Maggiori dettagli del drammatico episodio trapeleranno nelle prossime ore.

(foto Facebook da pagina “Protezione Civile Petacciato onlus”)

Sonia ritrovata dopo ore dalla rapina finita nel sangue, si cercano risposte nella videosorveglianza. Il compagno: “Mi hanno strappato l’anima”

Exit mobile version