L’Orchestraccia fa ballare e ridere il popolo di Corpus Domini, la festa entra nel vivo. Stasera concerto di Biondi. VIDEO

La festa di Corpus Domini è entrata nel vivo, con iniziative e spettacoli che stanno intrattenendo le migliaia di residenti e visitatori di fuori città nell’ambito del cartellone campobassano. Gli stand e le casette predisposti fra Corso, viale Elena ed ex Romagnoli diventano oggetto di curiosità alla ricerca di novità e dell’affare per piccoli acquisti, in un clima che mancava da prima della pandemia. Nella serata di ieri nell’area spettacoli di Piazza della Vittoria diverse le persone rimaste coinvolte dal concerto dell’Orchestraccia, gruppo itinerante delirante folk-rock romano, che si compone in modo creativo e disordinato di attori, cantautori, musicisti e performers. Grazie a misture di suono estremamente moderne, dal dub al punk-rock al patchanka, l’Orchestraccia hanno fatto cantare, ballare e ridere i presenti, ma anche riflettere e commuovere, in uno spettacolo totale che ha allietato un centro vivo e colmo di fruitori. Il programma continua oggi e domani. In tema musica, stasera tocca a Mario Biondi, primo dei due concertoni in programma a Selvapiana, per il quale è ancora possibile acquistare il biglietto (5 euro), e ad Andry The Hitmaker, nell’area spettacoli di piazza della Vittoria. Nel pomeriggio previste altre iniziative come “il diavolo dei Misteri” con visite guidate. Domani invece sfilata dei Misteri, mentre salirà l’attesa per il gran finale con i Litfiba. “L’amore con il quale l’Orchestraccia ci ha abbracciati questa sera in Piazza della Vittoria per il #FestivalDeiMisteri2022 ha legato la passione che la nostra città ha potuto finalmente ritrovare per le sue tradizioni più vere e profonde come quella dei Misteri alla tradizione della canzone popolare romana”, il commento del sindaco Gravina. “Grazie all’Orchestraccia per il loro cuore che hanno portato senza ritrosie nella nostra città e che questa sera sia solo l’inizio non solo dei festeggiamenti del Corpus Domini ma della ritrovata gioia di stare insieme sentendosi campobassani”.

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