Dalla pandemia in Sudamerica alla guerra in Ucraina, l’inviato del Tg1 Giammarco Sicuro si racconta: “Che bello il Molise, mancava nei miei viaggi”

Il giornalista è intervenuto in un convegno a Ripalimosani dove ha presentato il suo ultimo libro "L'anno dell'alpaca"

Si è svolto domenica 18 settembre, presso la Tavernetta a Ripalimosani, un convegno indetto dall’Ordine dei Giornalisti del Molise e dall’Ordine dei Medici nell’ambito del quale è intervenuto l’inviato del Tg1 Giammarco Sicuro. Il giornalista della Rai, reduce dai collegamenti con l’Ucraina, ha presentato il suo libro che si intitola “L’Anno Dell’Alpaca”. Lo abbiamo avvicinato per fargli alcune domande. Giammarco, perchè questo titolo al tuo libro? “Il libro parla della pandemia e io a febbraio 2020 mi trovavo in Perù”, ha raccontato. “Lì c’è un animale denominato alpaca e così ho comprato un pelouche di questo animale. Il libro parla dei miei viaggi in Sudamerica, come Perù e Bolivia, ma anche Messico. In questi Paesi, essendo italiano, venivo visto come un untore dal momento che l’Italia è stata uno dei primi Paesi dove si è diffuso il Covid”. Tornerai in Ucraina, dove ti abbiamo visto su Rai 1? “Si – risponde, – la guerra è ancora in atto e tornerò in quel Paese molto presto. Adesso vengo dalla Scozia dove ho seguito il feretro della regina”. Hai avuto paura durante la tua esperienza in Ucraina? “Sì, avere paura è umano, poi sei nel mezzo di una guerra, ma l’amore per questo lavoro ti fa superare tutto, anche la paura. Voglio fare i complimenti alla vostra bella regione, ho avuto modo di visitare Campobasso oggi e sono rimasto molto colpito. Farò di tutto per tornare e visitare anche altri posti perchè, mi vergogno a dirlo, il Molise è uno dei pochi luoghi al mondo che mi mancava”.
Arnaldo Angiolillo

Exit mobile version