Cani nutriti tra le feci e curati con farmaci scaduti, gestore struttura a processo per maltrattamento di animali

E’ iniziato al Tribunale di Isernia il processo a carico del gestore della società di multiservizi che gestisce alcuni canili molisani, imputato del reato di maltrattamento animale. Fra le strutture, anche quella di Roccasicura dove le guardie zoofile nella primavera del 2020 avevano eseguito un sopralluogo in seguito al quale veniva depositata presso la Procura della Repubblica di Isernia opportuna notizia di reato – redatta con la consulenza esterna di Stop Animal Crimes Italia – per detenzione e somministrazione di farmaci scaduti e maltrattamento animali, in particolare veniva accertata la presenza di numerosi cani che all’interno dei propri box si nutrivano di crocchette cosparse sul pavimento mischiate alle feci e all’urina che tappezzavano numerosi box.

Nel canile le guardie non rinvenivano il registro di carico e scarico – la cui presenza deve essere obbligatoria all’interno del canile – ricercandolo fino nella sede legale della società senza però trovarlo. All’interno del congelatore venivano altresì rinvenuti oltre 20 carcasse di cani, verosimilmente in attesa di smaltimento. In seguito alla denuncia all’Autorità Giudiziaria, la società avrebbe prodotto una nota trasmessa ai Comuni convenzionati dove veniva proibito l’ingresso nei suoi canili ai volontari di Stop Animal Crimes Italia. Prossima udienza a maggio. “Auspichiamo in un esito che induca ad un maggior rispetto per le esigenze etologiche e fisiche degli animali da parte di gestori privati”, affermano dall’associazione. “Troppi sono i canili in Italia dove i cani vengono trascurati e sottratti delle necessarie attenzioni e ciò non solo a causa dell’assenza di sensibilità da parte del gestore ma anche delle associazioni assenti e restie a denunciare le irregolarità”.

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