Droga, la criminalità sanseverese avanza, 18 arresti fra Molise e Puglia | Il sodalizio spacciava fino a 350 grammi di coca a settimana. Video

Molti pregiudicati erano già stati indagati nell'operazione del 2018 nota come "Lungomare"

Diciotto misure cautelari fra Molise e Puglia, di cui 14 in carcere, 3 ai domiciliari e un obbligo di dimora. Due anni di indagini e quasi un chilo di cocaina sequestrata. Centoquaranta Carabinieri impegnati questa mattina all’alba per dare esecuzione all’ordinanza firmata dal gip del Tribunale di Campobasso su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia ed effettuare numerose perquisizioni. Sono i numeri dell’inchiesta antidroga “White Beach” che ha portato a smantellare un’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti. Ancora una volta il Basso Molise diventa terra di conquista e di importante movimento in tema di cessione e consumo di droga. Ancora una volta l’ingerenza della criminalità organizzata pugliese, nello specifico dell’area di San Severo, lascia il segno in questo territorio, facendo qualche passo in avanti, come sottolineato dal Procuratore di Campobasso, Nicola D’Angelo. E la repressione sembra non sortire alcun effetto. Molti dei soggetti indagati nell’inchiesta sono già stati coinvolti in quella del 2018 nota come “Lungomare”.

Un’attività in continuità che aveva subito un duro colpo da cui, in breve, è riuscita a riprendersi. Le indagini, infatti, sono cominciate nel luglio 2019, dopo il sequestro di un quantitativo di eroina di circa 800 grammi a San Martino in Pensilis a carico di un soggetto pregiudicato. “Un’attività propedeutica all’operazione”, l’ha definita il Comandante provinciale di Campobasso dei Carabinieri, Luigi Dellegrazie. A capo del presunto sodalizio un 45enne di San Severo, incensurato, da anni domiciliato a Campomarino Lido. Era soprattutto grazie a lui che lo stupefacente trovava facili e sicuri canali di approvvigionamento per avere poi sbocco sulle piazze molisane di Campomarino, Termoli, Guglionesi e Sant’Elia a Pianisi, dove erano state costituite basi di spaccio locali. I messaggi in codice per riferirsi a tipo di droga e quantitativi erano sempre i medesimi, con il ricorso a nomi di cose di uso comune.

La maggior parte dei soggetti coinvolti sono pregiudicati, sia molisani che pugliesi. Cinque persone sono risultate percettori del reddito di cittadinanza. Il sodalizio poteva contare su corrieri e vedette. Il volume d’affari prevedeva il piazzamento sul territorio molisano di circa 100 grammi di hashish al giorno e di 350 grammi di cocaina a settimana, per introiti medi quotidiani di circa 6mila euro. Durante le indagini sono stati inoltre effettuati 4 arresti in flagranza e sequestri di 960 grammi di cocaina, 120 di hashish e 70 di marijuana.

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