Giornata dell’Unità Nazionale, “Paese libero grazie a impegno e sacrificio delle forze armate”. Cerimonie in Molise. Foto

In occasione del 104° anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, in diverse località del Molise si sono tenute le consuete cerimonie per celebrare l’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. Il maltempo non ha fermato il tradizionale appuntamento con la storia e con il ricordo, e con l’omaggio ai Caduti. A Campobasso, il corteo, con i rappresentanti militari e istituzionali, è partito da Piazza Pepe per raggiungere Piazza della Vittoria, dove, presso il Monumento ai Caduti, la cerimonia è entrata nel vivo con l’Alzabandiera solenne, gli Onori ai Caduti e le deposizioni delle corone d’alloro.

A seguire, vista la pioggia, ci si è spostati nella Sala della Costituzione, in Via Milano, dove il Cappellano Militare ha recitato la “Preghiera per la Patria” ed è stata data lettura, alla presenza del Viceprefetto Vicario, Elvira Nuzzolo, del messaggio ufficiale del Presidente della Repubblica, mentre, il Capo Ufficio Affari Territoriali Presidiari del Molise, Ten. Col. Ettore Piscicelli, ha letto il messaggio del Ministro della Difesa. Alle celebrazioni hanno partecipato per il Comune di Campobasso, il sindaco del capoluogo di regione, Roberto Gravina, e il presidente del Consiglio Comunale, Antonio Guglielmi.

“Abbiamo il dovere di mantenere vivo il ricordo di chi ha offerto la propria vita per permettere la realizzazione dell’unità nazionale, – ha detto Gravina – difendendola con consapevolezza, credendo fortemente nel proprio compito e permettendo così, a tutte le successive generazioni, di vivere in un paese indipendente, libero e dalla forte struttura democratica. L’unità della nostra Repubblica è frutto anche della cura che, come cittadini, noi tutti siamo chiamati ad avere per la nostra memoria collettiva, quella che ci pone davanti alla storia come attivi prosecutori dell’opera democratica che proprio il sacrificio di tanti uomini e donne con indosso la divisa delle nostre Forze Armate ha seminato nel nostro tessuto sociale.

Ricordando attivamente tutto quello che le nostre Forze Armate compiono nelle operazioni sia nazionali che internazionali nelle quali sono chiamate a intervenire, contribuiamo a tutelare e non disperdere quel patrimonio di valori civici che permettono al nostro Paese di mostrarsi coeso e responsabile quando le difficoltà sopraggiungono e mettono alla prova, ad oggi sempre superata, la nostra configurazione sociale nonché i nostri organismi democratici e repubblicani.” La celebrazione nella Sala della Costituzione si è conclusa con la consegna della bandiera italiana agli alunni del plesso scolastico di Castropignano.

Il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, letto durante la cerimonia.
«Celebriamo oggi il Giorno dell’Unità Nazionale e, in questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all’Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico.
Il 4 novembre ci richiama, con rinnovata commozione, le tante vite spezzate durante gli aspri combattimenti della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che lacerò e devastò l’Europa intera.
Fu una grande prova per i tanti che, provenienti da ogni angolo del Paese, affratellati sotto il Tricolore, con coraggio ed eroismo portarono a compimento il sogno risorgimentale, ricongiungendo Trento e Trieste alla Nazione.

Alle donne e agli uomini in armi, sono affidate, ancora oggi, la nostra sicurezza, la salvaguardia delle nostre istituzioni, della pace, della libertà, operando, su mandato del Parlamento e del Governo, anche in terre lontane dilaniate da terribili conflitti per recare, sotto le bandiere della Comunità internazionale, stabilità e rispetto dei diritti umani.
La pace è un valore da coltivare e preservare e, più che mai, l’odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale.

Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della difesa, la Repubblica vi è grata per la vostra abnegazione e per l’impegno profuso.
Un particolare pensiero va a quanti sono impegnati all’estero, dall’Europa all’Africa centrale e settentrionale, dall’Asia al Medio Oriente e nel Mar Mediterraneo, e a quanti operano sul territorio nazionale, in concorso con le forze di polizia.
Con questi sentimenti rivolgo a voi tutti e alle vostre famiglie un caloroso saluto.
Viva le Forze armate, viva l’Italia!»




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