Coca e hashish spacciati fra le stradine del paese: in carcere un 44enne, ai domiciliari due giovanissimi. Video

Obbligo di dimora per un 19enne. Fra i consumatori tanti ragazzi

Nell’ambito di indagini concernenti la prevenzione e la repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, la Compagnia di Larino del Comando Provinciale dei Carabinieri di Campobasso, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino, nella mattinata odierna ha dato esecuzione a tre ordinanze cautelari nei confronti di altrettanti soggetti locali e ad un arresto in flagranza di reato, tre dei quali giovanissimi. In carcere è finito il “capo” dell’attività, un 44enne del posto, pregiudicato, mentre ai domiciliari un 23enne di San Martino e un 21enne di Campomarino, incensurati (il secondo a seguito di una perquisizione di iniziativa dei Carabinieri, dal momento che in una delle abitazioni degli indagati sono stati trovati elementi utili che hanno lasciato intendere collegamenti con un appartamento vicino, dove sono stati rinvenuti puntualmente oltre 50 dosi di hashish già confezionate e pronte per lo spaccio). Obbligo di dimora, infine, per un 19enne. Le indagini nascono nel febbraio 2022 per cercare di porre fine alla fiorente attività di spaccio di droga che si perpetrava nel comune di San Martino in Pensilis. I Carabinieri della Compagnia di Larino, diretti dalla locale Autorità Giudiziaria, hanno intrapreso un’attività investigativa che ha portato a localizzare a San Martino in Pensilis il centro di spaccio. Proprio il nome “Le stradelle” appunto è stata la denominazione dell’attività investigativa a conferma del fatto che le cessioni cristallizzate fossero state accertate nel centro della località sammartinese.

Le indagini, durate quattro mesi e conclusesi poco prima dell’estate scorsa, sono state poste in essere con sofisticate apparecchiature, appostamenti e riscontri investigativi per un giro d’affari che fruttava nelle tasche degli indagati almeno cinquemila euro lordi al mese. Gli acquirenti – fra cui molti ragazzi – provenivano, per la maggior parte, dal Basso Molise e dalla zona costiera termolese ed avevano un meccanismo ben rodato nell’acquisizione della sostanza stupefacente. Gli assuntori, infatti, giungevano dinanzi l’abitazione di uno degli indagati con il danaro e, dinanzi la porta, ricevevano la droga per poi allontanarsi repentinamente tra le strette vie del paese. Sovente, sono stati riscontrati episodi di spaccio anche mediante consegna “a mano” da parte di uno degli indagati che agiva in prossimità dell’abitazione, luogo del rifornimento. Diverse centinaia le cessioni documentate dai militari dell’Arma che, durante l’attività investigativa, hanno sottoposto a sequestro varie dosi di cocaina e hashish. Per uno degli indagati la competente Autorità Giudiziaria ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre per un altro soggetto coinvolto è stata disposta la misura cautelare domiciliare. Infine, il terzo dei tre è risultato destinatario dell’obbligo di dimora. L’indagine, che si inserisce in un più ampio contesto di attività preventiva e repressiva nella zona del Basso Molise, posto in essere dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Campobasso, su direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino, enfatizza il meccanismo vincente di collaborazione e fiducia del cittadino nei confronti delle Istituzioni.

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