Al Liceo Classico Livatino di San Marco dei Cavoti (Bn) è forte la volontà di difendere, anche attraverso la presenza di una scuola media superiore, il territorio dallo spopolamento e dall’impoverimento culturale. Per questo gli studenti, gli insegnanti e le famiglie, si aprono al confronto con l’esterno programmando una serie di attività formative. L’ultimo degli incontri è stato quello con il giornalista Giovanni Mancinone, autore di “Molise criminale” il libro edito da Rubbettino.
L’autore campobassano, dialogando con gli studenti, ha riferito loro che nel nostro Paese, dal punto di vista della criminalità, non ci sono zone franche. Un dialogo aperto ed interlocutorio, quello intercorso tra gli alunni del Livatino ed il giornalista Mancinone, che dopo aver letto il libro ed aver intavolato un percorso di analisi del testo, sono arrivati alla conclusione che “la criminalità può attecchire ovunque anche in territori come quello molisano o dei nostri comuni apparentemente sani”.
Per Mancinone, la denuncia diventa un atto d’amore per la propria terra e per l’intero Paese sempre più interessato da traffici internazionali di droga, di denaro sporco, di affari illegali. Tra i ragazzi del “Liceo classico Livatino” e l’autore si è generato un serrato dialogo non solo sulla genesi del saggio ma anche sul retroscena del lavoro giornalistico d’inchiesta che è fatto di professionalità, competenza, e di attenzione verso le storie e le persone.
Mancinone ha invitato gli studenti alla curiosità e al coraggio, esortandoli a parlare e denunciare senza lasciarsi sopraffare dalla paura, per non rischiare di diventare vulnerabili. Ha destato attenzione tra i ragazzi anche la condivisione di un’esperienza vissuta dall’autore: l’incontro con un mafioso che gli ha rivelato la sua paura per il ruolo della scuola e per il potere che essa ha di aprire la mente contro i meccanismi corrotti.
Incontrare gli studenti, per Mancinone, è il miglior modo per contribuire a potenziare il valore formativo e critico della scuola. Ciò è ancor più vero in queste aree interne che, senza la presenza dei giovani, sono destinate a diventare marginali.
Per l’autore di “Molise criminale” che ha ringraziato la scuola per aver organizzato l’incontro/dibattito, in particolare la professoressa Laura Caruso referente del Progetto “Bibliothéke” e la dottoressa De Blasio, presidente dell’Associazione “Provenza Mino” presenti all’incontro con gli studenti, le istituzioni dovrebbero essere più attente a difendere questi presidi scolastici che sono sul territorio da decenni e che rischiano di scomparire insieme alla storia di queste comunità.
mercoledì 23 Luglio 2025 - 12:55:04 AM
News
- Pesca illegale, sorpreso di notte con 1.300 ricci di mare. Sequestro e pesante sanzione
- Maresciallo in borghese blocca ladro d’auto, 20enne arrestato dopo breve fuga in spiaggia
- Accordo di Programma, prorogata di 3 anni l’area di crisi complessa Venafro-Bojano-Campochiaro
- Pusher non perde il “vizio”: torna libero dopo l’arresto, beccato dopo 2 mesi di nuovo a spacciare. Ai domiciliari
- Agricoltura, pubblicati due bandi su ‘Pacchetto Giovani’ e aumento competitività: dalle Regione 13 mln di euro
- Presentata la rassegna “Tra Antiche Mura”. Tre commedie di Plauto. Concerti di Civello e Caputo, poi Melodie Mediterranee
- Furgone in avaria con a bordo cavi rubati, sequestrate oltre 4 tonnellate di rame
- Trasporti regionali, incontro a Palazzo Vitale con la Consulta del Consumo e dell’Utenza