Giorno della Memoria, De Socio (Cgil): “Sbagliato dimenticare, ancor più pericoloso mistificare”

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Sono trascorsi quasi trent’anni dall’Istituzione della giornata della memoria voluta dai governi democratici in sede di Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “E’ paradossale – commenta il segretario generale della Cgil Molise, Paolo De Socio, – contestualizzare questa giornata ricordando agli osservatori meno attenti che, nell’ormai “lontano” 2005, a settanta anni dalla fine della seconda guerra mondiale, questa data fu scelta perché coincideva con la data della liberazione, proprio nel 1945, del campo di concentramento di Auschtwitz. Una liberazione compiuta dall’offensiva dell’Armata Rossa contro le truppe nazifasciste. Anche per queste ragioni la ricorrenza del 27 gennaio, soprattutto in questo periodo nemmeno troppo celato di cultura diffusa della semplificazione e del revisionismo storico, non può essere relegata a semplice commemorazione. La repentina ascesa del blocco di compagini politiche che si rifanno all’ideologia di destre reazionarie e conservatrici in ambito nazionale e continentale, impone a tutte le componenti progressiste e democratiche dei diversi Stati e della nostra bella Italia, di essere testimoni di una storia che non DEVE essere dimenticata e che non DEVE più ripetersi. Una storia che racconta di guerra, discriminazione, morte, odio razziale e sterminio. Una storia troppo spesso raccontata male, dimenticata o mistificata da comportamenti e linguaggi che propongono razzismo, intolleranza e retorico autoritarismo anche nelle pratiche quotidiane e perfino istituzionali. Una storia che, in un’Europa oggi teatro di una nuova guerra, rischia di ripetersi con tristi attualizzazioni che potrebbero determinare un non auspicabile epilogo finale dell’umanità alle soglie del terzo conflitto mondiale. La CGIL è impegnata a combattere quotidianamente la proposizione della guerra come unico strumento per la risoluzione delle controversie internazionali e per la definizione dei nuovi assetti geopolitici europei e globali. La CGIL, insieme a centinaia di associazioni pacifiste, chiede lo stop al riarmo e l’intensificazione dei rapporti diplomatici. La CGIL, da tempo, ha assunto il compito di essere baluardo della democrazia e della difesa della Costituzione Italiana e assolverà a questo compito con maggiore impegno e determinazione in un periodo in cui proliferano istigazioni anticostituzionali di matrice nazionalista, razzista e xenofoba. Oggi, 27 gennaio, il programma del Congresso del Sindacato Pensionati CGIL Abruzzo – Molise che si sta svolgendo presso la sala Becci del porto turistico di Pescara, prevede una discussione dedicata alla giornata della memoria dal titolo “Europa – Antifascismo – Sindacato e Politica”. Nel mese di febbraio, nell’ambito delle mobilitazioni già previste per approfondire i temi legati alla guerra, alla manovra finanziaria e, in particolare, alla malsana proposta di autonomia differenziata del governo Meloni, saranno organizzati in Molise momenti di riflessione perché si possa affermare il principio che il 27 GENNAIO DEVE essere sicuramente la giornata della memoria ma di una memoria che ha la necessità di essere riproposta ogni giorno dell’anno”.

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