Anno Giudiziario, fondi Pnrr attraggono malavita organizzata | Nola: subito Osservatorio per la legalità

Con l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario presso la Corte d’Appello di Campobasso sono diversi i numeri, con relativi obiettivi centrali e problematiche persistenti, illustrati dai rappresentanti di categoria, dai magistrati agli avvocati, fino al personale degli uffici giudiziari. Come evidenziato in particolare dal presidente della Corte d’Appello, Vincenzo Pupilella, e dal procuratore generale, Mario Pinelli, balzi in avanti sono stati fatti sul fronte dello smaltimento dei procedimenti, anche grazie all’accelerazione del processo telematico, ma restano le criticità legate alla carenza di organico. Preoccupa l’aumento dei reati commessi dai minorenni, con il rischio di aumento delle cosiddette “baby gang” che al momento non costituiscono un fenomeno straripante ma da monitorare e frenare, soprattutto con campagne di sensibilizzazione. In aumento i reati informatici. Per quanto riguarda la malavita organizzata proveniente dalle vicine Puglia e Campania, questa – oltre alle ormai note attività di spaccio di stupefacenti, riciclaggio e gestione illecita di rifiuti, – sarà attirata dai fondi del Pnrr che, tramite numerosi progetti e appalti, faranno piovere milioni e milioni di euro in Molise.

Nola (M5s): “Subito un osservatorio della legalità”.
“Le istituzioni molisane, soprattutto quelle politiche, devono impegnarsi di più per proteggere le nuove generazioni, le fasce fragili della popolazione e il nostro territorio. Il Movimento 5 Stelle lo chiede da tempo: bisogna istituire al più presto un Osservatorio regionale per la legalità. È una necessità, questa, che emerge nitida anche dalla relazione che il procuratore generale Mario Pinelli ha esposto presso la Corte d’appello di Campobasso per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2023 del Distretto del Molise. Un’occasione preziosa, utile a fotografare la situazione della giustizia e della legalità nella nostra regione. Il procuratore Pinelli ha infatti posto l’accento sull’andamento dei fenomeni legati alla criminalità, con l’aumento di quelli informatici. Ma anche sulla criminalità organizzata, quindi sul rischio che proviene dalla Campania e dal Foggiano, in particolare per il basso Molise e l’area del Venafrano. Ma a preoccupare è soprattutto l’aumento dei reati commessi da minorenni.

La politica, quindi, deve insistere innanzitutto su una diffusione capillare della cultura della legalità per proteggere i giovani, ma anche gli adulti. In tal senso occorre accelerare per istituire un Osservatorio permanente per la legalità, con l’obiettivo di coadiuvare il grande lavoro che svolgono forze dell’ordine e magistratura, attraverso lo studio e il monitoraggio dei fenomeni criminali più diffusi, ma anche per intercettare quelli sommersi. Il Molise ha la grande occasione di dotarsi di questo strumento: basta approvare la nostra proposta di legge che abbiamo depositato sul tema ormai tempo fa, ma che ancora non viene discussa in Aula. Augurando quindi un buon lavoro ai Magistrati, auspico anche che il Consiglio regionale possa prendere presto un provvedimento in tal senso, in maniera unanime. E che prima della fine dell’attuale legislatura si riesca finalmente a dare un segnale incoraggiante sotto il profilo dell’incremento dell’impegno politico nella lotta alla criminalità”.

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