Prioletta, storico reporter e mastino della notizia: il ricordo dei colleghi. “Ci mancherai”

Campobasso e il giornalismo molisano piangono la scomparsa di Luciano Prioletta, storico fotoreporter della città che con i suoi scatti ha raccontato la vita del capoluogo molisano e della regione prima con una lunga collaborazione dalle pagine del quotidiano “Il Tempo”, poi da “Nuovo Molise” e il “Quotidiano del Molise” e infine dal sito online “Molise Tabloid”, fondato insieme con Andrea Baranello e Giuseppe Di Paolo, e di cui era direttore. Prioletta si è spento l’altra notte nella residenza “Samnium” a Vinchiaturo, dopo una lunga malattia: avrebbe compiuto 61 anni in aprile.
Il cordoglio dell’Ordine dei Giornalisti del Molise (era iscritto nell’elenco Pubblicisti), dei colleghi, e dei cittadini di Campobasso, dove Luciano era molto conosciuto e dove aveva iniziato la sua carriera, lui che era nativo di Frosolone.
Prioletta era un mastino della notizia, sempre a caccia di scoop, un fotografo di “strada” che viveva sulla strada, e la sua faccia da eterno ragazzo scarmigliato non passava inosservata quando appostato dietro all’obiettivo aspettava per ore di immortalare l’attimo giusto (o di strappare una notizia dalle sue fonti), e sempre con la stessa caparbia volontà di farcela, sia che si trovasse appostato davanti a palazzo di Giustizia di Campobasso o alla Questura, come a bordo campo durante una partita di calcio.
Sotto il profilo umano poi era uno di una razza in via di estinzione: un burbero benefico senza peli sulla lingua che non nascondeva simpatie e antipatie, ma che non faceva mai mancare l’aiuto a nessuno sempre e comunque. Era schietto, leale, amava la famiglia, e per i suoi genitori è stato un punto di riferimento.
Ci mancherai Luciano, ai fratelli, cognate e nipoti, e gli amici e i colleghi porteranno nel cuore la tua risata, le battute al vetriolo, il tuo sembrare un eterno ragazzo, e la tua sofferenza nascosta. Rattrista la tua prematura fine, ancora più il rovescio di fortuna, la malattia, l’ultimo anno itinerante in tre strutture, prima a Talese, poi a Toro e infine Vinchiaturo, dove sei partito per un altro viaggio, che ti sia più lieve.
Martedì alle ore 11 l’ultimo saluto nella Chiesa San Giovanni Battista al cimitero di Campobasso.

Fabio Di Chio e Maria Coletti

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