Falsi interventi edilizi per beneficiare del Superbonus, 4 professionisti in manette | Tra i finti lavori finisce anche il Castello di Torella

Sequestrati crediti fiscali per 1,4 milioni di euro

Avrebbero generato crediti fiscali per oltre 1 milione e 400mila euro derivante dall’incentivo pubblico del Superbonus edilizio, facendo risultare come reali interventi mai effettuati. Per questo quattro persone, tre residenti in provincia di Isernia e una in provincia di Cosenza, sono state raggiunte da un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari firmata dal gip del Tribunale di Isernia su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha coordinato le indagini della Guardia di Finanza di Isernia. Si tratta di imprenditori e professionisti. Uno in particolare è un commercialista, membro dell’Ordine di Isernia, amministratore di una delle sue società finite nel mirino delle Fiamme Gialle. Presso il suo studio è risultata registrata tuttavia la sede legale di entrambe. C’è poi un tecnico asseveratore delle pratiche edilizie di una delle società, che attestava la regolare esecuzione dei lavori, fornendo un apporto decisivo alla commissione della truffa. I crediti, stando alle indagini, sono stati ottenuti tramite il cosiddetto “sconto in fattura” a fronte di lavori edilizi soggetti ad incentivi statali nella forma di credito di imposta, mai svolti o mai completati, in favore di committenti apparentemente ignari. Fra questi è finito persino uno dei comproprietari dell’antico Castello di Torella del Sannio, peraltro già deceduto, che risultava l’ignaro intestatario di fatture per un importo di 145.680 euro efferenti ad interventi in regime di ecobonus, mai effettuati. La Guardia di Finanza ha quindi eseguito il sequestro preventivo di 1.403.231 euro di crediti fiscali, di cui 765.696 euro e 585.024,70 euro maturati delle due società menzionate, e ulteriori 52.510,30 euro presenti sul cassetto fiscale di un’altra società con sede a Velletri apparentemente estranea ai fatti la quale aveva acquistato parte dei crediti di origine illecita. Resta infine oggetto di indagine l’intero importo prodotto in termini di crediti fiscali dalle due società, pari a 5 milioni di euro, al fine di verificare se siano stati commessi ulteriori e simili illeciti per ottenere anche il resto. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa da parte del Procuratore di Isernia, Carlo Fucci, del Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Franco Tuosto, e dal Comandante della Compagnia, Lorenzo Musone.

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