Delitto Micatrotta, la testimonianza del Ris: “Non c’erano tracce di sangue sugli abiti di De Vivo”

Nuova udienza del processo davanti alla Corte d’Assise di Campobasso a carico di Giovanni De Vivo, imputato per l’omicidio del 38enne Cristian Micatrotta avvenuto la vigilia di Natale del 2021 in via Vico. Tra le nove testimonianze che si sono susseguite oggi in aula, quella forse più attesa è stata quella del Colonnello dei Carabinieri del Ris (Reparto investigazioni scientifiche) che ha riportato i risultati delle anali e degli accertamenti effettuati sugli abiti indossati quella sera dai giovani coinvolti. Non sono risultate tracce di sangue su quelli dell’imputato, mentre sui vestiti del “cognato” di Micatrotta sono stati riscontrate tracce ematiche sia di quest’ultimo (in quanto venne ferito ad una mano) sia appartenenti alla vittima. Non sono state fornite informazioni sulle possibili modalità con cui avvenne l’omicidio, in quanto, ha sostenuto il Colonnello, non avevano a disposizione le sommarie informazioni rese dagli indagati e non è stato ritenuto ammissibile “produrle” in udienza per una ipotetica ricostruzione al momento. Nel corso della mattinata sono stati ascoltati anche un medico legale, un perito informatico, due dei Carabinieri che hanno condotto le indagini e alcuni parenti.

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