Parte la campagna “Questo lo curo io”, che prevede la collaborazione tra Amministrazione comunale di Campobasso e molte attività commerciali che insistono lungo le strade dove sono stati messi a dimora nuovi alberi nelle ultime stagioni.
In particolare, gli esercenti che aderiranno all’iniziativa, potranno prendersi cura dell’irrigazione estiva delle piante, in modo da garantire l’attecchimento e la sopravvivenza delle stesse, cosa non affatto scontata alla luce delle estati torride che stanno caratterizzando gli ultimi anni.
Questa iniziativa consentirà alle squadre di manutenzione del verde di potersi dedicare con maggiore efficacia all’irrigazione di tutti gli altri alberi messi a dimora nelle zone della città, non sempre facilmente raggiungibili.
Al momento l’iniziativa ha riguardato i nuovi impianti di via XXIV Maggio, Via Garibaldi, Corso Bucci, Piazza Cuoco e Corso Umberto, Via Mazzini, ma nelle prossime settimane si estenderà certamente in altre zone della città; ogni albero interessato sarà corredato di apposito cartellino indicante il nominativo dell’adottante.
Agli esercenti che hanno aderito, e che aderiranno alla campagna, va il doveroso ringraziamento da parte dell’amministrazione per la sensibilità dimostrata e per lo spirito di collaborazione finalizzato alla tutela dei beni comuni.
sabato 12 Luglio 2025 - 10:52:58 AM
News
- Biblioteca Albino, si apre uno spiraglio per una sede alternativa
- In fiamme mietitrebbia e campo agricolo, incendio sfiora le abitazioni. FOTO E VIDEO
- Carenza medici al Pronto Soccorso del Cardarelli, “lavoro instancabile tra sfide e dedizione”
- “Ripuliscono” abitazione ma vengono notati dai Carabinieri: arrestati due giovani ladri
- Campobasso, si è spento a 99 anni l’ex sindaco Gerardo Litterio
- Palazzo San Giorgio, bilancio FdI: “Pronti a tornare alle urne. Noi mai stampella di questo esecutivo di minoranza”
- Riqualificazione Trignina, la Camera di Commercio del Molise in prima linea per un corridoio est-ovest efficiente
- Castel del Giudice, firmato il Patto di Comunità: due anni di rigenerazione nel cuore dell’Appennino molisano