Dopo il nubifragio che si è registrato tra sabato e domenica scorsa nell’area di Trivento, il territorio comunale è stato nuovamente interessato da una cosiddetta bomba d’acqua nella giornata di mercoledì 14 giugno che ha causato notevoli danni alle colture agricole, alla viabilità e alle infrastrutture pubbliche. In particolare, scrive il sindaco Pasquale Corallo, che nelle scorse ora ha inviato ai Ministeri delle Infrastrutture, dell’Agricoltura e dell’Ambiente, alla Regione, alla Protezione Civile e alla Prefettura, la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità, sono state interessate dal fenomeno le contrade Codacchio, Querciapiana, Sant’Aniello, Cerreto, Sterparo e località Boragne. A causa di allagamenti di strade e scantinati, molte abitazioni e quindi famiglie del posto sono rimaste isolate per ore. Numerosi anche gli smottamenti del terreno, continua il sindaco, che hanno amplificato il già noto dissesto idrogeologico che rappresenta il problema atavico del territorio. Necessario l’intervento di ditte specializzate per la messa in sicurezza e la provvisoria fruizione delle strade invase da fango e pietrisco. Nel fine settimana scorso il maltempo aveva causato già danni importanti alle colture e il cedimento di una strada a ridosso del ponte Macchialaccavone.
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