Sistema sanitario, incremento fabbisogno al 7,5% del Pil: Alessandra Salvatore presenta proposta di legge

Il consigliere regionale Alessandra Salvatore ha presentato una proposta di legge regionale concernente: Sostegno finanziario al sistema sanitario nazionale a decorrere dal 2023. La pdl, presentata ai sensi dell’art. 121 della Costituzione e della lettera n) dello Statuto della Regione, mira ad attivare l’iniziativa legislativa del Consiglio regionale del Molise nei confronti delle Camere per quanto concerne, appunto, il sostegno finanziario al SSN.
In particolare – come scrive la presentatrice nella relazione illustrativa – l’articolato presentato, che riprende un’iniziativa analoga della Giunta Regionale della Emilia Romagna, intende incrementare, a decorrere dall’anno 2023, il finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard (a cui concorre lo Stato, definito dall’art. 1, comma 258, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 così come integrato dall’art. 1, c. 535 della Legge n. 197 del 29 dicembre 2022) su base annua dello 0,21% del Prodotto interno nominale italiano per ciascuno degli anni dal 2023 al 2027, fino a raggiungere una percentuale di finanziamento annuale non inferiore allo 7,5% del Prodotto interno lordo nominale tendenziale dell’anno di riferimento.
Si prevede, inoltre, l’introduzione di una modifica all’articolo 11 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 2019, n. 60 (“Misure emergenziali per il servizio sanitario della Regione Calabria e altre misure urgenti in materia sanitaria”) che attualmente stabilisce i vincoli in materia di spesa per il personale degli enti del Servizio Sanitario Nazionale delle regioni, nonché il limite relativo all’ammontare complessivo dei fondi contrattuali di finanziamento del trattamento economico accessorio prevista dall’art. 23, comma 2, del D.Lgs n. 75/2017.
La proposta di legge passa ora all’esame della competente Commissione permanente che, dopo l’istruttoria e l’espressione del proprio parere in merito, la invierà alla discussione e valutazione conclusiva del Consiglio regionale.

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