“La mia vita è salva grazie ai medici e agli infermieri dell’ospedale Cardarelli di Campobasso: è grazie a loro che il mio cuore ha ripreso a battere”.
Inizia così il racconto di una paziente, Marina, salvata dal personale del nosocomio di contrada Tappino che ha rischiato la vita dopo essere andata in arresto cardiaco.
“Il mio grazie è rivolto ai professionisti eccezionali del reparto di Cardiologia dell’Ospedale Cardarelli dove anche l’impossibile è stato possibile. Io lo voglio far sapere a tutti: non è tutto come si descrive sui giornali o si sparla nei telegiornali, in questo reparto lavora personale di grande valore con un gran gioco di squadra. La mia vita è salva grazie alla professionalità, alla abnegazione di tutto il personale che mi è stato vicino e mi ha seguito nel ricovero. Ripresa la mia vita fra le mani voglio far conoscere la mia esperienza a tutti, per non fare di ogni erba un fascio. Sono stata portata di corsa al pronto soccorso dopo un malore. Inizia così la mia avventura: per capire la causa del mio malore vengo sottoposta a vari accertamenti finché non vengo ricoverata, per mia fortuna, in Cardiologia, un fiore all’occhiello dell’Ospedale Cardarelli. Vorrei che arrivasse un messaggio di fiducia e di stima nei confronti di chi, spesso nell’ombra e con sacrifici altissimi, lavora con amore. Entrata in reparto ho avuto l’ennesimo arresto cardiaco, forse il più importante, e prontamente i medici e gli infermieri hanno remato tutti convinti e compatti nella stessa direzione affinché il mio cuore, dopo molte difficoltà, ha ricominciato a pulsare ed ad amare molto più di prima. Un caro braccio al dottor Guerrera, l’infermiere Giovanni e l’infermiera Paola che con la loro prontezza e professionalità mi hanno ridato la vita che per un attimo mi era stata tolta. Grazie alla dottoressa Giannotti, al dottor Porchetta, al dottor Trivisonno, al dottor Palmieri, al dottor. Lombardi e alla cara dottoressa Colavita, primaria del reparto, che mi hanno aiutata e non hanno sottovalutato nessun sintomo e nemmeno qualche mio capriccio. Un forte bacio a tutti gli infermieri (Nicolette, Mattia, Alessio, Alessia, Vittoria,… ) le OSS Liliana e Silvana, a tutte le tirocinanti e al simpaticissimo personale della sala operatoria. Dobbiamo tutti essere orgogliosi di questi medici. Io lo sono moltissimo. Grazie di cuore per il mio cuore.”
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