Animali e gaming: i gatti protagonisti dei videogiochi

Tutti amano gli animali e i gatti in particolare. Milioni di persone amano i videogiochi o sono appassionati di gaming. Ma che succede quando il mondo animale incontra quello videoludico? Lo scopriremo tra poche righe perché questo articolo è dedicato proprio agli splendidi gatti che sono stati protagonisti, più o meno in prima persona, di titoli di successo. E c’è davvero l’imbarazzo della scelta tra avventure grafiche, classic games, giochi di ruolo e platform vintage.

Non è stato il protagonista di un’avventura incentrata totalmente su di lui, ma Cait Sith è probabilmente uno dei felini più riconoscibili tra gli appassionati di gaming. Cait Sith compare in ben due titoli della saga best seller di Final Fantasy: l’episodio VII e Dirge Of Cerberus. E come si addice a un vero gatto è difficile capire se diventerà un alleato o un nemico. Memorabile, infine, a livello grafico, il Moogle che il felino utilizza come compagno, tana e mezzo di trasporto.

I gatti non sono protagonisti soltanto degli RPG ma anche nei grandi classici dell’intrattenimento. Un titolo recente tutto da scoprire, in questo settore, è Fly Cats, slot machine targata PokerStars Casino ad alto tasso di divertimento e comicità. Il motivo? I felini vengono rappresentati come vere e proprie stelle della cultura hip-hop con tanto di vestiario e colonna sonora a tema.

Gatto gentilissimo e decisamente amabile è invece Rover, ovvero l’animale che da il benvenuto ai giocatori nel celebre Animal Crossing firmato Nintendo. Rover è quello che possiamo definire un “gatto viaggiatore” e all’interno del gioco è possibile incontrarlo su vari mezzi di locomozione come treni, aerei e bus. Una guida speciale, coloratissima e molto elegante con il suo gilet a rombi di alta classe.

In questa speciale rassegna dedicata a gatti e videogiochi non poteva assolutamente mancare John Blacksad. Nato come protagonista di una serie di albi a fumetti, Blacksad è un gatto con un passato come soldato della Seconda Guerra Mondiale e un presente come investigatore e guardia del corpo. Nel 2019 è arrivato nel mondo del gaming con il titolo “Blacksad: Under te Skin”, avventura grafica di ottimo livello fatta di azione, enigmi e dialoghi esilaranti.

Gatto non proprio carino e amichevole è invece Evil The Cat, l’acerrimo nemico dell’eroe Earthworm Jim, protagonista di una fortunatissima serie di videogiochi lanciata a metà degli anni ‘90. Sovrano del pianeta vulcanico Heck, Evil è un felino perfido che darà non poco filo da torcere al prode Jim.

Impossibile non parlare di gatti e videogames senza citare almeno una volta Meowth, ovvero il gatto più famoso dell’universo dei Pokémon. Cattivo (e altrettanto comico), Meowth è il compagno di scorribande del perfido Team Rocket, associazione criminale che ha come obiettivo quello di rapire i Pokemon di tutti gli allenatori. Su di lui c’è anche una curiosità. La sua conformazione non ricorda quella di un felino in carne e ossa e realmente esistente ma sembra che il suo disegno sia ispirato ai gatti portafortuna orientali, i Maneki-Neko.

Non tutti i gatti protagonisti di videogiochi sono stati così fortunati come i già citati Cait Sith, John Blacksad e Meowth. I due animali di cui stiamo per parlare sono stati infatti delle vere e proprie meteore dell’intrattenimento e probabilmente pochissimi si ricorderanno di loro. Che dire, ad esempio, di Blinx, il gatto che Microsoft a inizio millennio aveva identificato come mascotte della sua nuova console Xbox? E non solo gli sviluppatori volevano trasformarlo in un’icona ma gli dedicarono anche un titolo platform. Peccato, però, che si rivelò un fiasco assoluto di vendite, costringendo i vertici della multinazionale a farlo finire velocemente nel dimenticatoio.

Stesso destino toccò anche a Bubsy, altro animale comparso nel mondo del gaming negli anni ‘90. Comparso e, purtroppo, velocemente scomparso, probabilmente per colpa di un team di sviluppatori poco avveduto che lo inserì in una serie di avventure decisamente poco interessanti e non al passo con le potenzialità offerte dalle console dell’epoca.

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