Il Consiglio regionale nella seduta dedicata all’esame dei provvedimenti relativi alla Manovra di Bilancio 2023 ha approvato a maggioranza (12 favorevoli e 5 contrari) la proposta di legge regionale n. 9, di iniziativa della Giunta regionale, concernente “Adeguamento della disciplina dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Modifica alla legge regionale 25 luglio 2013 n. 9, come modificato dall’articolo 2, comma 1, della legge regionale 30 marzo 2022 n. 5”.
Con legge regionale n. 4 del 2023 di rettifica al Rendiconto generale per l’esercizio 2021 -si legge nella relazione presentata dal relatore Passarelli in Commissione e in Aula – , si è preso atto della decisione della Corte dei Conti inerente il giudizio di parificazione sul medesimo provvedimento e sono state adottale le azioni e le iniziative correttive volte al superamento delle eccezioni sollevate dall’Organo di controllo che hanno effetti diretti sulla rideterminazione del risultato di amministrazione al 31/12/2021. Le azioni correttive poste in essere con tale legge regionale hanno riguardato, in particolare, l’incremento delle quote accantonate al risultato di amministrazione. Conseguentemente, è stato così rideterminato il risultato di amministrazione al 31/12/2021, da -493.863.931 ad euro -573.484.996. “Rispetto all’obiettivo di disavanzo da piano di rientro di euro 452.540.923 – ha spiegato la Passarelli – è stato così accertato un disavanzo al 31/12/2021 in euro 573.484.996, peggiorativo rispetto al disavanzo obiettivo per una somma pari a complessivi euro 120.944.072, che costituisce il disavanzo non ripianto nel corso dell’esercizio 2021”. Con il DL Manovra, il Governo, vista la straordinaria necessità e urgenza di prevedere misure per esigenze finanziarie e fiscali indifferibili, ha assegnato per l’anno 2023 un contributo di 40 milioni di euro in favore della Regione Molise, vincolato alla riduzione di disavanzo di amministrazione. Lo stesso Governo, con un secondo DDL, all’art. 79 (Ripiano di disavanzo) ha previsto, nelle more dell’individuazione dei LEP e dell’attuazione del federalismo regionale alle regioni a statuto ordinari che presentino un disavanzo di amministrazione pro capite al 31 dicembre 2021, al netto del debito autorizzato e non contrattato, superiore a euro 1.500, il riconoscimento, per gli anni 2024-2030, di un contributo annuo di euro 20 milioni, previa stipula di un accordo per il ripiano del disavanzo. L’Esecutivo nazionale ha quindi chiesto -ha ancora rilevato Passarelli – un sacrificio ai molisani tanto da ritenere di voler intervenire sulle maggiori aliquote stabilendone una diversa articolazione per scaglioni di reddito. Il testo della proposta di legge all’esame del Consiglio regionale, quindi, prevede la maggiorazione dell’aliquota di base comporterà un’aliquota dell’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche per la Regione Molise per i redditi sino a 15.000 euro pari a 1,73 per cento; per i redditi oltre 15.000 euro e sino a 28.000 euro pari a 1,93 per cento; per i redditi oltre i 28.000 e sino a 50.000 euro pari a 3,33 per cento; per i redditi oltre i 50.000 euro pari a 3,33 per cento”.
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