Sono più di 508mila i lavoratori ricercati dalle imprese in Italia a gennaio e circa 1,4 milioni per il primo trimestre dell’anno. Oltre 4mila assunzioni in più rispetto a gennaio 2023 (+0,9%) e +69mila assunzioni (+5,3%) prendendo come riferimento l’intero trimestre. A guidare la domanda di lavoro sono i servizi alle persone che programmano a gennaio 70mila assunzioni (+10,0% rispetto a gennaio 2023). Seguono commercio (68mila unità; +13,7% su base annua) e le costruzioni (51mila unità; +1,8%). È negativa, però, a gennaio la tendenza prevista delle imprese del turismo e dell’industria manifatturiera (rispettivamente -12,1% e -2,3% rispetto all’anno precedente). Sale al 49,2% la difficoltà di reperimento (+3,7 punti percentuali rispetto a un anno fa). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
In Molise, in base ai dati dell’indagine, le assunzioni totali previste dalle imprese dell’industria e dei servizi nel mese di gennaio risultano pari a 1.580, che diventano 4.360 facendo riferimento alla previsione sul trimestre gennaio-marzo. Rispetto a gennaio 2023, si osserva una contrazione della previsione della domanda di lavoro di circa 120 unità, -7,1%, in termini percentuali.
A livello settoriale, il risultato negativo del mese è determinato in larga parte dal comparto dei servizi (-7,7% nel confronto ad un anno) e in particolare dalle imprese del turismo e del commercio: 120 assunzioni programmate in meno per le prime, 20 quelle in meno per le seconde. Segno positivo, di contro, per le imprese dei servizi alle persone che programmano per il mese 350 assunzioni (+9,4%) e dei servizi alle imprese con 420 assunzioni, in crescita del 2,4% rispetto ad un anno fa.
L’industria ricerca a gennaio 500 lavoratori (-5,7% rispetto ad un anno fa), ma anche in questo caso l’andamento è diverso scendendo nel dettaglio delle due componenti principali. Sono le costruzioni il settore più in difficoltà, con le imprese che prevedono circa 40 assunzioni in meno (-13,3%); l’industria manifatturiera e Public utilities vedono crescere il numero delle figure professionali ricercate dell’8,7% (20 lavoratori ricercati in più).
In generale sono le medie imprese (50-249 dipendenti), ma ancora di più le grandi imprese con oltre 250 dipendenti, a prevedere per gennaio le maggiori diminuzione di assunzioni (rispettivamente -14,3% e -25% rispetto a gennaio 2023). Più contenuta la flessione delle microimprese della fascia 1-9 dipendenti, con una diminuzione del 3,1%.
A gennaio il mismatch tra domanda e offerta di lavoro interessa circa 730 assunzioni delle 1.580 programmate (46,6%), soprattutto a causa della mancanza di candidati (29,2%), seguita dalla preparazione inadeguata (15,9%).
Il contratto a tempo determinato è la forma di assunzione maggiormente proposta con circa 820 unità (il 52% delle entrate previste). Seguono il contratto a tempo indeterminato (315 unità, 20%) e gli altri contratti non alle dipendenze (circa 190 unità, 12%).
Con riferimento ai livelli di istruzione, il 17% delle ricerche di personale è rivolto a laureati, il 35% a diplomati e il 27% a chi è in possesso di una qualifica/diploma professionale. Circa l’1% le richieste per i diplomati ITS Academy.
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