“Quindicimila euro per riavere mezzo e attrezzature”: arrestati per estorsione padre e figlio | Torna libero il più giovane

Sono stati arrestati in flagranza di reato un 60enne e un 30enne di Santa Croce di Magliano, padre e figlio, con l’accusa di aver estorto circa 8mila euro – a fronte di una iniziale richiesta di 15mila euro – a un proprietario agricolo, vittima del furto di un veicolo e di alcune attrezzature nei giorni precedenti. L’episodio nel comune frentano dove la vittima, dopo il colpo subito, si sarebbe rivolta a due conoscenti della zona per chiedere informazioni sull’eventuale avvistamento o conoscenza dei possibili autori del furto. Dopo presunte verifiche da parte dei due, padre e figlio, gli stessi si sarebbero spacciati per intermediari dei responsabili, originari del Foggiano, facendo sapere al proprietario agricolo che per riavere le refurtiva indietro avrebbe dovuto tirare fuori 15mila euro, poi scesi a 8mila dopo trattativa.

Nel frattempo però l’uomo avvisava i Carabineri di Larino e, di comune accordo, veniva dato appuntamento ai due “intermediari” per la consegna delle banconote (ovviamente tracciate). Una volta avvenuto il passaggio di mano dei contanti, sono intervenuti i militari che hanno tratto in arresto il 60enne e il 30enne con l’accusa di estorsione, cautelarmente confinati ai domiciliari su disposizione del pm. Nella successiva udienza di convalida, tenutasi questa mattina presso il Tribunale di Larino, il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto e confermato i domiciliari solo per il padre, su cui gravano alcuni precedenti, disponendo la rimessione in libertà del figlio. Accolta dunque la richiesta dell’avvocato difensore Fabio Del Vecchio (foto) che aveva fatto leva sull’incensuratezza del più giovane, così come – per entrambi – del semplice ruolo di intermediari nella trattativa considerata delittuosa.

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