Laure, pigne e risate in piazza. “I Ditelo Voi” chiudono le festività di San Giorgio a Mirabello. FOTO

Martedì anche il concerto di Famao

Si sono chiuse tra le risate le festività di San Giorgio a Mirabello Sannitico, dove l’amministrazione ha proposto un programma spalmato in più serate fino a quella di ieri, 24 aprile. Il trio comico napoletano “I Ditelo Voi” composto da Francesco De Fraia, Domenico Manfredi e Raffaele Ferrante, dal palco montato in piazza Vittorio Verdone hanno tirato fuori gag e battute del loro repertorio, rese note al pubblico del piccolo schermo soprattutto grazie allo spettacolo di cabaret Made in Sud. Dai Gomorroidi – personaggi caricaturali della mafia napoletana – ai preti, passando per scherzi e finte rapine, I Ditelo Voi hanno strappato sorrisi e applausi, in alcuni casi improvvisando sulla base del contesto locale. Lo spettacolo è stato preceduto da un lungo momento musicale a cura dell’Orchestra “Loris & Blue Stars”. La sera precedente era invece stato il turno di Angelo Famao, cantante neomelodico siciliano in voga nel pubblico giovanile e che ha richiamato l’attenzione di tanti ragazzi anche dai comuni limitrofi, seguito dai fuochi pirotecnici.

A fare da contorno diversi stand attraverso cui i presenti hanno potuto accompagnare le due serate con una consumazione sul posto. Da non dimenticare alla vigilia di San Giorgio, patrono di Mirabello, l’accensione delle “laure”, montagnette di sterpi e piccoli tronchi, allestiti da diverse famiglie e gruppi di residenti, la cui origine si ricollega all’apparizione di San Giorgio e alla tradizione che nella sua semplicità rende il panorama favoloso creando un’atmosfera e riscaldando i cuori. Inoltre le associazione “Fratres” e “l’Isola che non c’era” hanno realizzato negli anni decine e decine di iniziative e anche quest’anno in occasione della ricorrenza hanno promosso la distribuzione della “pigna” per richiamare una simpatica tradizione, quando un tempo, il 23 aprile, bimbi e ragazzi si ricavano sulla collina di San Giorgio e vi restavano l’intera giornata, degustando la pigna benedetta durante la cerimonia religiosa. Questo grosso biscotto che richiede tanto tempo per la preparazione è stato realizzato dalle sapienti mani dei volontari delle due associazioni coinvolgendo i bambini alla materiale composizione della “pigna” costituita da strisce sufficientemente lunghe avvolte attorno ad un rametto di salice, modellato a forma di cappio. All’incrocio del nodo del cappio si pone un uovo sodo, simbolo di prosperità e benessere, che legato con un sottile strato di pasta. Il biscotto viene indorato con il tuorlo dell’uovo e guarnito di confettini colorati, assumendo una forma leggiadra e desiderabile.

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