I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Isernia hanno sottoposto a sequestro, nel corso di distinte attività di servizio, 18.000 prodotti per l’igiene personale e cosmetici dannosi per la salute umana, quali balsami, saponi, lacche, doccia schiuma, dopobarba e gel solari.
L’operazione di servizio, che si è svolta in più fasi, è stata avviata all’esito di capillare e accurata attività di controllo economico del territorio e s’inquadra nell’ambito dell’azione volta a verificare il rispetto della normativa sulla sicurezza dei prodotti.
Sono stati complessivamente denunciati all’Autorità Giudiziaria 11 soggetti, legali rappresentanti delle 12 società coinvolte operanti nel settore del commercio dei prodotti per la cura e l’igiene della persona, ritenuti responsabili del reato di immissione in commercio di prodotti cosmetici dannosi per la salute umana, previsto dall’art. 3 del D. Lgs. n. 204/2015.
In particolare, i preliminari controlli eseguiti dai militari del Gruppo di Isernia permettevano di individuare e sottoporre a sequestro, presso 4 esercizi commerciali ubicati nella provincia pentra, prodotti di igiene personale e cosmetici commercializzati e posti in vendita contenenti il “Buthylphenyl methylpropional”, comunemente denominato “Lilial”, dannoso per l’incolumità umana, in virtù del Regolamento Europeo n. 1223/2009 in materia di sicurezza di prodotti cosmetici.
La successiva disamina della copiosa documentazione contabile acquisita nel corso degli interventi, ha consentito di individuare ulteriori fornitori e grossisti, ubicati in altre province italiane, i cui titolari sono stati deferiti alle competenti Procure della Repubblica per la medesima fattispecie criminosa.
Le indagini delle Fiamme Gialle pentre sono ora finalizzate a ricostruire la filiera logistica e organizzativa che ha consentito la commercializzazione sul mercato all’ingrosso e al dettaglio dei prodotti ritenuti nocivi.
L’attività svolta dalla Guardia di Finanza, sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria, rappresenta, ancora una volta, un chiaro esempio dell’impegno profuso per il ripristino della legalità, a salvaguardia degli interessi economico-finanziari dei cittadini e del Paese.
L’azione di contrasto alla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza contribuisce a garantire, da un lato un’efficace tutela dei consumatori, dall’altro un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possono beneficiare di condizioni eque di concorrenza.
Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna, ferma restando l’accertata dannosità dei prodotti sequestrati.
giovedì 18 Settembre 2025 - 09:39:00 AM
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