La comunità diocesana abbraccia il vescovo, Mons. Gianfranco De Luca, in occasione del 50esimo anniversario di ordinazione presbiterale. Domenica 25 agosto, nella chiesa di San Francesco a Termoli, in tanti hanno preso parte alla solenne concelebrazione eucaristica per condividere un momento significativo del suo ministero speso con fede, amore e sensibilità pastorale. Tutti uniti nel ringraziare il Signore per il dono di 50 anni di sacerdozio, di cui 32 anni nella diocesi di Teramo-Atri a servizio delle realtà parrocchiali, in particolare del mondo giovanile, e gli ultimi 18 anni vissuti come Pastore della Chiesa di Termoli-Larino. Alla presenza di diversi Vescovi, del Presbiterio, di religiosi, consacrati, laici, familiari e fedeli Mons. De Luca ha ringraziato ciascuno per la presenza e per l’affetto ricevuto da più parti insieme al messaggio del Santo Padre, Papa Francesco, impartendo, al termine della Celebrazione, unitamente ai fratelli Vescovi, la benedizione papale che ha offerto il dono dell’indulgenza plenaria per tutti i presenti.
“È bello essere Chiesa – ha affermato mons. De Luca in un passaggio dell’omelia, – è bello esserlo in questo tempo di cambiamento e di incertezza. La circostanza del 50esimo anniversario della mia ordinazione sacerdotale, ci invita a gustare e contemplare il Signore Gesù, il Crocifisso-Risorto, Pastore Bello che dà la sua vita per il suo gregge. Di Lui, noi suoi ministri, siamo segno e presenza, chiamati ad essere partecipi del Suo Sacerdozio. È Lui, l’unico sacerdote, che continua, attraverso il presbiterio unito al suo vescovo, la sua azione di pastore e guida, si prende cura di noi, ci sostiene e ci accompagna. Gustiamo e vediamo quanto è buono il Signore, eterna è la sua misericordia – ha aggiunto mons. De Luca – è dentro questo abbraccio, direi dentro questo “manto di tenerezza” che si svolge ogni situazione della nostra vita. La Chiesa, nostra madre, è segno e strumento di questo abbraccio di misericordia”.
La solenne concelebrazione, con la partecipazione del coro diocesano, si è aperta con la presentazione del vicario generale, don Marcello Paradiso (testo integrale allegato): “La Sua testimonianza, i Suoi insegnamenti, le parole e i gesti che ci dona, sono storia che non smette di ricordarci l’importanza di vivere «la missione come un servizio a Dio e al suo popolo», nonostante tutte le difficoltà del cammino. È un percorso impegnativo ed entusiasmante che c’impegniamo a seguire con semplicità, umiltà e vigore. In un mondo investito dal vento dell’indifferenza ci viene riproposta la bellezza e la fatica di un «sì», che è adesione e affidamento totale. Quel «sì», maturato nel seno della comunità cristiana, s’incarna nella fede semplice e pura del Santo Popolo di Dio che motiva e sostiene il dare tutto per il Signore e il suo Regno. Grazie – si legge ancora nel messaggio – perché dopo cinquant’anni non ha perso la gioia di sentirsi chiamato ogni giorno e, con essa, ci sprona ad andare avanti con umiltà e coraggio; soprattutto, conservando una fiducia sconfinata nella misericordia di Dio e dedicandoci, a nostra volta, con generosità al ministero affidatoci”.
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