Una proposta di legge regionale per buone mense pubbliche. “Perché le politiche per il cibo sono politiche fondamentali per il territorio, per realizzare qualità alimentare e quindi prevenzione, economia nelle produzioni di filiera corta, cultura, integrazione, lavoro, soprattutto femminile, meno precario”: così ha esordito Micaela Fanelli, vicepresidente nazionale di ALI – Lega delle Autonomie Locali, che ieri, lunedì 26 agosto, ha organizzato a Termoli un confronto con gli operatori del settore della ristorazione collettiva.
Incontro molto partecipato, dai Comuni innanzitutto, perché il 6 settembre scade il bando del PNRR che destina circa 515 milioni di euro per le mense delle scuole comunali. “Un altro obiettivo particolarmente importante – prosegue Fanelli – è infatti garantire, con buone mense, un ampliamento del tempo che i ragazzi trascorrono a scuola. Il Molise in questo è l’ultima regione nel panorama nazionale. Dipende dalla impossibilità in molti piccoli comuni di avere classi e mense”. Non solo, perché il Molise è la sesta regione per obesità infantile e la regione con il doppio del PIL prodotto dal settore primario rispetto al dato nazionale (da 4 a 8%). Insomma, dalla politica del cibo molto si deve e si può fare per il territorio. Per questo l’incontro, moderato da Antonello Barone, ha visto l’unanimità dei consensi sulla proposta avanzata da Ali-legautonomie per lavorare assieme.
Prima del testo di legge, sarà realizzato un “tavolo del cibo” regionale che lavorerà ai temi e al quale parteciperanno le associazioni delle imprese presenti. Legacoop, Confcoop e Anir per Confindustria. In particolare, come raccontato da Paolo Valente, Segretario generale di Anir – Associazione nazionale imprese della ristorazione –, le esperienze nel settore specifico della ristorazione collettiva saranno determinanti per trarre il meglio dalle best practices nazionali. Dalla Toscana alla Puglia, molte sono le realtà virtuose, come emerge dalla classifica annuale delle mense di foodinsider.it che ogni anno pubblica le valutazioni del settore. Il Nord è più avanti e anche per questo è necessario agire e in fretta. Esempi che prevedono oltre al nutrizionista, lo psicologo nelle mense per prevenire le malattie dei disturbi alimentari, sempre più frequenti negli adolescenti.
Il presidente di Confcoop, Riccardo Terriaca, ha sottolineato l’obiettivo di evitare lo spreco alimentare (il 25% del cucinato va buttato), mentre per Legacoop, Chiara Iosue, ha evidenziato l’opportunità di contemplare anche strumenti come il project financing e soprattutto attenzionare le realtà delle aree interne del Molise. Concordano i presidenti di Provincia, Giuseppe Puchetti e Daniele Saia, che come sindaci dei rispettivi comuni – Larino e Isernia – hanno portato le proprie esperienze. Così come Piero Castrataro, primo cittadino di Isernia, che ha annunciato il premio conferito alle mense comunali pentre per quanto riguarda il biologico e la volontà di allargare e migliorare l’impegno nel settore. Marialuisa Forte, sindaca di Campobasso, dalla scuola porterà la sua esperienza nelle scelte che riguarderanno il nuovo affidamento del comune capoluogo, così come ha confermato Bibiana Chierchia, nella duplice veste di presidente regionale di Ali e assessora alle politiche sociali di Campobasso. Apprezzata la presenza dell’amministrazione padrona di casa, il Comune di Termoli, con l’assessora alle politiche sociali Mariella Vaino.
Interventi qualificati in chiusura sono stati quelli di Nicoletta Radatta, esperta di politiche alimentari, che ha affiancato il Comune di Isernia nella riorganizzazione delle mense scolastiche. Ha segnalato la difficoltà di inserire il pesce fresco nel menù, per assenza di imprese di sfilettamento del pescato proveniente dalla costa adriatica molisana. E Daniele Capuano per la CGIL che da decenni segue le vertenze del settore dove è necessario dare copertura ai periodi di non lavoro degli operatori, in corrispondenza delle chiusure delle scuole. Infine l’esperienza di Adolfo Colagiovanni, direttore del Gal Molise centrale, che in passato ha lavorato a progetti con le scuole per la diffusione della consapevolezza dell’importanza dell’impresa agricola e del lavoro dei campi, direttamente con gli alunni delle scuole.
Presto quindi, al lavoro, per presentare la proposta di legge regionale entro fine anno. Le fonti finanziarie sono quelle esistenti dai programmi europei per il Molise (POR FESR, FSE e PSR) e in particolare da alcune misure del FESR per le imprese e il sociale.
Da ultimo, un particolare richiamo di Micaela Fanelli all’importanza del public procurement in generale: “Le mense di ospedali, Rsa e case di riposo siano attente alla qualità anche dei ricordi. Sradicare un anziano e inserirlo in una struttura ha molte conseguenze traumatiche e fra queste il cambio delle abitudini alimentari. I cibi della tradizione, ove compatibili con la dieta prevista per le specifiche patologie, sono veicolo di ricordi, perché il cibo è benessere fisico ma anche e soprattutto mentale e affettività”.
Un miglioramento di consapevolezza di un’intera comunità in questa direzione è una difficile operazione culturale. Ieri, a Termoli, con lo sfondo del mare e del castello longobardo, si è fatto un deciso e importante passo avanti.
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