Imprenditore agricolo si fingeva affittuario di terreni agricoli per incassare fraudolentemente fondi europei.
La Guardia di Finanza di Isernia, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia diretta dal Procuratore Dott. Carlo Fucci, ha concluso una complessa ed articolata attività di indagine che ha consentito di accertare una truffa aggravata finalizzata al conseguimento illecito di contributi europei destinati al settore agricolo.
In particolare l’agricoltore, nei confronti del quale è stata esercitata l’azione penale per i reati di “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” e “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico”, con la presentazione all’ente pagatore AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) di istanze volte ad ottenere contributi comunitari erogati nell’ambito della politica agricola comune (PAC), ha attestato falsamente la conduzione di numerosi terreni agricoli insistenti sui territori di alcuni comuni pentri, di cui non aveva alcuna legittima disponibilità, mediante falsi contratti di affitto, false dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà e false denunce cumulative di conduzione in affitto di terreni agricoli.
Gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Isernia hanno accertato che in ben quindici domande è stata addirittura dichiarata la conduzione di 7 terreni agricoli ricevuti in affitto da persona deceduta 27 anni prima della presunta locazione.
L’indagato, attraverso le condotte illecite poste in essere, ha indebitamente percepito, dal 2005 al 2023, contributi comunitari non spettanti per un importo totale di circa 20.000,00 euro.
Il sistema di frode è stato disvelato dai militari delle Fiamme Gialle con un’articolata attività investigativa, mediante riscontri effettuati presso il centro assistenza agricolo mandatario e presso l’Agenzia delle Entrate ed escutendo in atti i legittimi proprietari dei terreni, taluni residenti oltreoceano.
Gli accertamenti documentali condotti, mediante l’interrogazione massiva delle banche dati in uso al Corpo, la disamina dell’enorme mole di carteggio acquisito e le escussioni testimoniali eseguite, hanno permesso di tracciare l’attività illecita posta in essere dal soggetto indagato.
I proprietari terrieri interpellati, ignari dell’attività delittuosa perpetrata dall’agricoltore attraverso l’utilizzo dei loro fondi, hanno fornito rilevanti informazioni testimoniali dalle quali sono emersi plurimi fattori indicanti la falsità delle dichiarazioni attestate dal predetto circa la sussistenza di contratti di affitto di fondi agricoli.
L’attività di servizio esperita testimonia ancora una volta la sinergia tra Procura della Repubblica di Isernia e Guardia di Finanza finalizzata, tra l’altro, al contrasto alle frodi in danno ai bilanci dello Stato e dell’Unione Europea.
La presunta responsabilità dell’indagato sarà definitivamente accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile, vigendo la presunzione di non colpevolezza prevista dall’art. 27 della Costituzione. L’imputato potrà far valere le proprie difese ai sensi del c.p.p.
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