C’è sconcerto in questi giorni nella comunità di Montecilfone per la morte di una donna di 27 anni trovata senza vita nei pressi del ponte dello sceriffo. L’autopsia, svolta nel pomeriggio di ieri 2 maggio presso l’obitorio dell’ospedale San Timoteo da una equipe di medicina legale di Foggia a cui la Procura di Larino ha affidato l’incarico, avrebbe confermato che le cause sarebbero compatibili con un gesto estremo anche se gli esperti avranno a disposizione 90 giorni per depositare una relazione completa. Di fatto la scena al momento del ritrovamento non sembrava lasciare spazio a dubbi. A trovare per primo la 27enne sarebbe stato il marito, 50enne. Con quest’ultimo pare fosse in corso un procedimento di separazione. La Procura intanto continua ad indagare sul fatto. E’ stato aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio, che ha giustificato l’effettuazione dell’autopsia. Al vaglio degli inquirenti un presunto biglietto di addio e un appuntamento voluto insistentemente dalla giovane donna con l’avvocato nel giorno del suo tragico ritrovamento, salvo poi non presentarsi allo studio legale. Il sindaco di Montecilfone, Giorgio Manes, a nome della comunità si è stretto intorno ai familiari parlando di grande perdita e vuoto incolmabile per una persona generosa, buona e ben voluta da tutti. Madre di un bambino di 8 anni, era nota per il suo impegno nel sociale, collaborando con il locale Cai. Con il nulla osta concesso dal pm e il rilascio della salma, nelle prossime ore saranno celebrati i funerali a cui la comunità di prepara per l’ultimo saluto.
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