“Oggi ricorre l’anniversario della Legge 194, approvata il 22 maggio del 1978. La 194 non è solo una legge. È – per riprendere le parole pronunciate oggi da Marina Sereni (responsabile Salute e Sanità nella segreteria nazionale di Elly Schlein) – una conquista di civiltà, di libertà, di autodeterminazione ed ha segnato un passaggio fondamentale per la dignità delle donne nel nostro Paese”.
A commentare la ricorrenza è la consigliera regionale del Pd, Alessandra Salvatore.
“Una legge che, fin dal suo esordio, è stata capace di ridurre gli aborti e ancora di più le pratiche clandestine di interruzione di gravidanza, tutelando la maternità consapevole, il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza e ponendo al centro la libertà di scelta che va salvaguardata, assieme ai diritti fondamentali che riconosce.
È importante ribadirlo in un momento in cui le destre al governo nazionale provano a scardinarla, rendendola sempre più ostaggio di associazioni pro-vita e strutture sanitarie prive di medici non obiettori. Se non si potenziano i consultori pubblici e non si garantisce la presenza di un congruo numero di medici non obiettori (il Molise ne ha uno solo), l’applicazione della 194 viene messa in discussione sul piano pratico, concreto e immediato.
A ciò si aggiunga il fatto che, nella stragrande maggioranza delle Regioni, e tra queste c’è anche il Molise, ancora non vengono recepite le indicazioni del Ministero della Salute sull’interruzione di gravidanza farmacologica, cioè l’IVG senza ricovero. Su questo tema, l’associazione Luca Coscioni ha lanciato una campagna di informazione e di adesioni, che non solo sosterrò come cittadina, ma che proverò a tradurre, come Consigliera regionale e componente dell’Assemblea nazionale del Partito Democratico, in concreto impegno all’interno del Consiglio regionale, per arrivare ad avere garantita la possibilità, anche in Molise, di una procedura medico-scientifica che, oltre ad essere più sicura per la salute delle donne che accedono all’IVG, determina un risparmio di risorse per la ASReM ed è quindi in linea con la nostra situazione di commissariamento e piano di rientro.
A cinque anni dalla pubblicazione delle linee di indirizzo del Ministero della Salute (agosto 2020), che prevedono la possibilità di eseguire l’aborto farmacologico in regime ambulatoriale o presso i consultori, con l’assunzione domiciliare del secondo farmaco (misoprostolo), soltanto due Regioni – Lazio ed Emilia-Romagna – hanno recepito pienamente tali indicazioni.
In gran parte del Paese, le donne sono ancora costrette a un ricovero ospedaliero non necessario, con gravi ripercussioni sulla loro salute psicofisica e con un dispendio evitabile di risorse economiche e professionali del sistema sanitario.
Faremo tutto il possibile affinché anche il Molise adotti procedure chiare, definite e uniformi per garantire l’accesso all’aborto farmacologico in regime ambulatoriale e la possibilità di assumere la seconda compressa a domicilio, come già avviene in molti Paesi europei”.
venerdì 23 Maggio 2025 - 01:17:15 AM
News
- Presentata la 67esima Estate Termolese: cultura, musica e tradizioni. Oltre 10 “big” dello spettacolo
- Legge 194, Salvatore: “Potenziare consultori, più medici non obiettori e garantire interruzione gravidanza farmacologica”
- Selezione personale Grim, Saluppo: “Interpellanza Fanelli infondata. Ma riapriamo i termini”
- Disegno legge caccia, Micone: “Necessaria di fronte a situazione ormai insostenibile”
- Campobasso-Itatiba, radici comuni. A Palazzo San Giorgio la cerimonia di gemellaggio. FOTO
- Stadio, entro il 31 maggio i lavori di messa in sicurezza e illuminazione
- Bus notturni a Campobasso, aumentano corse e fermate
- Scontro tra due auto nel centro abitato: due feriti, grave una persona