Il trattamento dei casi di ictus in regione vedrà una integrazione tra pubblico e privato, avendo come riferimento il Cardarelli di Campobasso e il Neuromed di Pozzilli in base al tipo di patologia. A renderlo noto sono stati questa mattina i commissari ad acta per la sanità del Molise, Marco Bonamico e Ulisse Di Giacomo, che hanno illustrato i contenuti della nuova ‘Rete Ictus’ approvata con decreto della struttura commissariale. L’ospedale Cardarelli tratterà i casi di ictus ischemico, il Neuromed quelli di tipo emorragico.
“Si tratta di una integrazione pubblico-privata già sperimentata in altre patologie, alla quale bisogna ricorrere in quanto la sanità pubblica regionale non dispone di tutte le discipline e le Unità operative per trattare le diverse patologie”, ha spiegato Di Giacomo. Il Neuromed garantirà posti letto h24 e sette giorni su sette per accogliere i pazienti con ictus emorragico.
“Da oggi in poi tutti i molisani che hanno la sfortuna di essere colpiti da un ictus ischemico o emorragico, sapranno dove verranno curati, soprattutto in Molise”.
Rete per l’ictus in Molise, Asrem: “Pazienti al primo posto”
Un importante confronto, questo pomeriggio, con il Presidente della Regione Molise, la Direzione Salute, la Struttura Commissariale, l’Assessorato al Piano di Rientro dal Deficit sanitario e i Direttori delle Unità Operative coinvolte, per definire i dettagli della nuova rete per l’ictus in Molise. Nessuna polemica ma una collaborazione fattiva che vede l’ASReM sostenere il sistema di risposta integrata e codificata per l’emergenza-ictus al fine di garantire alla popolazione della regione, e non solo, la giusta assistenza e la certezza della cure.
Il centro di riferimento per l’ictus ischemico resterà la Stroke Unit dell’Hub Cardarelli di Campobasso, con il suo team coeso e professionale pronto ad affrontare le criticità del caso, in stretta sinergia con i presidi spoke di Termoli ed Isernia. Poi la collaborazione con il privato: una integrazione con l’eccellenza dell’Istituto Neuromed di Pozzilli per accogliere, H24, sette giorni su sette, i pazienti con patologia cerebro-vascolare acuta.
Le valutazioni e le analisi si sono susseguite incessantemente e questa risulta essere la strada più utile da percorrere per evitare trasferimenti spesso difficili dei pazienti.
Dalla Direzione Strategica dell’ASReM, poi, una ulteriore precisazione: “nei mesi che verranno si valuterà il funzionamento della rete e all’occorrenza, sempre in accordo con Regione e Struttura Commissariale, si potranno apportare correttivi per la salvaguardia del sistema ed il miglioramento della stessa rete”.
L’attenzione, quindi, resta alta: la salute dei molisani al primo posto.