Gli agricoltori sono i produttori di cibo ma anche i custodi del creato, uniti dai valori cristiani della fratellanza e della condivisione. Questo il messaggio lanciato nel corso della Giornata regionale del Ringraziamento che Coldiretti Molise ha celebrato sabato 22 nella Cattedrale della SS Trinità a Campobasso.
Organizzata da Coldiretti Molise in collaborazione con i Vescovi della regione, la manifestazione, istituita per iniziativa della Coldiretti nel 1951 e fatta propria dalla Cei nel 1975, ha costituito, come ogni anno, occasione di ringraziamento per l’annata agraria terminata e nel contempo richiesta di benedizione per quella appena iniziata.
Quest’anno l’evento ha acquisito un valore ancora più profondo, poiché l’Arcivescovo di Campobasso-Bojano, S. Ecc. Mons. Biagio Colaianni, che ha concelebrato la Santa Messa con numerosi sacerdoti della Diocesi, fra cui anche Don Vittorio Perrella, assistente ecclesiastico della Coldiretti, ha inserito la celebrazione nel calendario degli eventi giubilari previsti nella regione Molise. Per questo, all’inizio della Concelebrazione, Mons. Colaianni ha letto la preghiera giubilare, conferendo ulteriore significato spirituale all’incontro.
“Giubileo, rigenerazione della terra e speranza per l’umanità”, questo il tema della Giornata che la CEI ha voluto offrire quest’anno alla riflessione dei fedeli; “valori, questi – ha affermato il presidente regionale di Coldiretti Molise, Claudio Papa – particolarmente cari a Coldiretti, che, attraverso questa ricorrenza, rinnova l’impegno a promuovere una riflessione sulle attività agricole, sul rapporto tra uomo e natura e sul ruolo della comunità rurale nella costruzione della speranza”.

Prendendo ancora spunto dal messaggio dei Vescovi, Papa ha inoltre ricordato che solo salvaguardando il terreno, le attività agricole e gli stessi agricoltori si potrà arrivare ad un uso sostenibile della terra; la terra che, nella cultura contadina, è sempre stata considerata preziosa e degna di rispetto, perchè i suoi frutti – ha concluso – servono a nutrire tutti, da sempre”.
Toccanti e pregne di significato le parole di Mons. Colaianni nel corso dell’omelia. “Il Creato – ha detto l’Arcivescovo – è un dono di Dio, buono fin dalle origini, affidato all’uomo perché lo custodisca e lo faccia fruttificare con intelligenza, amore e rispetto. Lavorare la terra – ha aggiunto – coltivarla, prendersene cura, significa partecipare all’opera creatrice di Dio. Ogni gesto, ogni semina, ogni raccolto può diventare segno di giustizia e solidarietà. Il fine non è soltanto produrre ma generare vita, futuro e speranza. La terra non va sfruttata ma abitata con responsabilità, ascoltando i suoi ritmi, proteggendo le sue risorse, evitando ogni forma di spreco e degrado”.
Un momento particolarmente significativo è stato vissuto nel corso dell’offertorio, durante il quale sono stati portati all’altare, dai coltivatori, i frutti della terra. Infine, al termine della Santa Messa, Monsignor Colaianni, insieme con gli altri concelebranti, è uscito sul sagrato della cattedrale per benedire i mezzi agricoli parcheggiati nella piazza antistante la cattedrale”.


martedì 25 Novembre 2025 - 03:44:48 PM
News
- Pullman colpito in tangenziale, si ipotizza il lancio di una bottiglia. Indaga la Polizia
- Giornata contro la violenza sulle donne, Pallante: “Creare cultura generalizzata che condanni e impedisca ogni episodio”
- Violenza sulle donne, mai smettere di parlarne e denunciare | Realizzati uno spot e un “violenzametro”
- Agricoltori produttori di cibo e custodi del creato: celebrata la 75esima Giornata del Ringraziamento
- Lilt for Men, campagna Nastro Blu: grande adesione alle visite urologiche gratuite
- Fondo sanitario, per la prima volta densità demografica e dispersione territoriale tra i criteri di ripartizione
- Roberto Fico nuovo governatore della Campania, Gravina: “Premiati equilibrio, serietà e capacità di ascolto”
- Il simpaticissimo Michele di Ferrazzano concorrente ad “Avanti un altro”



