Il ritorno all’agricoltura come motivo di sviluppo, come buona pratica per accrescere la competitività e la resilienza dei sistemi montani, per contrastare l’abbandono del territorio. Il sindaco del Comune di Castel del Giudice Lino Gentile ha portato l’esperienza del meleto biologico altomolisano Melise nel Forum dell’agricoltura di montagna, che si è tenuto a Roma il 13 dicembre. Un incontro, organizzato dalla Rete Rurale Nazionale 2014-2020, dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) e dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), per amministratori ed esperti di tutta Italia al fine di confrontarsi e proporre soluzioni per valorizzare le aree montane dello stivale. Tra le più efficaci c’è l’agricoltura, spesso motivo di innesco di processi di sviluppo virtuosi e complessi, capaci di integrare diversi settori economici e di riportare la vita sulle montagne. Di qui l’esperienza di Melise, il meleto di Castel del Giudice nato dal recupero di terreni abbandonati attraverso un progetto pubblico-privato, che oggi porta le mele biologiche del piccolo borgo altomolisano, coltivate nel rispetto dell’ambiente e della tutela della biodiversità, sulle tavole italiane. «Oggi Castel del Giudice è un laboratorio per la rinascita dell’agricoltura di montagna e per il rilancio dei servizi ecosistemici, i benefici economici che derivano dalla preziosa natura che ci circonda», ha detto Lino Gentile, che a Roma ha presentato anche la prima Cooperativa di comunità agricola del Molise, Artemisia, che dà lavoro a giovani under 35 di Castel del Giudice, con la prospettiva di includere in attività lavorative anche le quattro famiglie di migranti che sono in paese grazie al progetto Sprar. I terreni in stato di abbandono sono stati recuperati per far crescere piante di frutti di bosco. Un laboratorio li trasformerà in marmellate, composte e succhi di frutta. E c’è l’idea di trasformare una vecchia stalla in fattoria didattica. Altri terreni saranno adibiti alla crescita di erbe spontanee, aromatiche ed officinali. Il Forum dell’agricoltura di montagna è stato anche occasione per conoscere nuove pratiche e valutare le problematiche in cui si può incorrere, come quella di accorpare terreni lasciati all’incuria, ma che appartengono a proprietà diverse o a proprietari che vivono all’estero. Difficoltà per le quali sono necessarie specifiche normative, già applicate in alcune regioni. Tra i partecipanti al Forum, Luca Sani, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, che ha aperto i lavori, il parlamentare Enrico Borghi, Presidente UNCEM e Andrea Olivero, Vice Ministro Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
martedì 16 Settembre 2025 - 10:41:59 AM
News
- Doppio incidente tra le Statali 17 e 85: feriti in ospedale e rallentamenti
- Spaccio nel centro storico: rientra in città con coca ed eroina, arrestata giovane donna
- Campobasso: auto contro scooter all’incrocio, 60enne in ospedale in codice rosso
- Teatro, la struggente bellezza del Brasile a Casacalenda: in scena i Mudo Rodà
- Responsible: “Nessuna trattativa di vendita in corso”
- Parto indolore, dal 1° gennaio eseguite 100 epidurali al Cardarelli
- Asrem, Antonio Pesaturo nuovo direttore dell’Igiene degli Alimenti: oggi la nomina ufficiale
- Guardia Costiera, bilancio estate: 8 quintali di prodotto ittico sequestrato e 5 operazioni di soccorso