Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso di Angelo Antonio Tiberio, il farmacista 60enne di Casalbordino scomparso da Agnone il 30 maggio e ritrovato senza vita il 6 dicembre all’interno di un’auto a Rimini. L’uomo, da quanto rilevato dagli agenti della Polizia Locale e dalla Volante della Questura di Rimini, era riverso sul sedile di una Nissan Qashqai in viale Regina Margherita e pare non presentasse segni di violenza. Secondo una prima ispezione cadaverica sembrerebbe che si tratti di una morte naturale, ma la Procura vuole vederci chiaro e ha pertanto disposto l’esame autoptico che sarà effettuato da un medico legale. Il magistrato potrà farsi un’idea sui motivi della morte del farmacista già prima di concedere il nulla osta per il rilascio della salma ai familiari per la celebrazione dei funerali, anche se saranno necessari circa 90 giorni per avere una relazione dettagliata da parte del professionista incaricato. Intanto i poliziotti stanno indagando sui motivi che avrebbero spinto il 60enne ad allontanarsi da casa e sul perché si trovasse a Rimini al momento del ritrovamento. Se era in cerca di qualcosa, soffrisse di depressione o se fosse stato spinto da qualcuno ad allontanarsi da casa. E infine se sia arrivato da solo al punto in cui gli inquirenti hanno ritrovato la sua macchina.
mercoledì 17 Dicembre 2025 - 06:33:59 AM
News
- I costumi molisani della collezione Scasserra in mostra a Montecitorio
- Il Babbo Natale del Roan arriva dal mare, doni ai bambini e al personale dell’ospedale. FOTO
- Sicurezza sul lavoro e integrazione entrano nel presepe, Coldiretti dona statuita all’Arcivescovo Colaianni
- Quattro milioni di fondi Fsc destinati al turismo, Cofelice: “Azioni più incisive e coinvolgimento stakeholder”
- Mantenere il cuore in salute aumenta la longevità anche dopo un tumore, studio Neuromed su rivista europea
- Si offre di aiutare ragazza con la spesa ma la colpisce e la bacia sulla bocca, arrestato 38enne
- Ragazzo pestato, l’Ufficio Scolastico alle famiglie: “Non lasciate soli i vostri figli”
- Non funzionano i monitor, “dimezzati” i posti letto della Cardiologia al Veneziale. Castrataro: “Inaccettabile”



