“Sono una mamma pro-scuola, pro-socializzazione, pro-cultura… Ma così non ci sto!” Sono rivolte al primo cittadino bojanese Ruscetta, al governatore Toma ed al direttore dell’Asrem Provenzano le parole di una mamma di Bojano che invoca la non riapertura delle scuole del territorio comunale e invita ad un’attenta riflessione su tutte le scuola regionali, sempre più colpite da casi di Covid-19. “Ho tre figli– ci racconta la donna, – una alle Superiori e due alla Primaria, e non sento che i miei figli più piccoli sono tutelati. I più grandi restano a casa con la didattica a distanza mentre i piccoli sono esposti ad un rischio spaventoso ogni giorno, quasi come una roulette russa. Qui a Bojano, come ben sapete, è stata proprio la scuola Primaria il focolaio che ha diffuso il virus in tutto il paese; ed ora si ritrovano a combattere, tra tamponi e interminabili quarantene, bambini e genitori, nonni e vicini di casa degli alunni della classe capofila del contagio, giunto ormai quasi in tutte le case. E poi ci raccontano che la scuola è un luogo sicuro?” La signora appare spaventata da questa situazione, con i numeri che continuano a salire. Anche ieri, domenica, è giunta notizia di nuovi docenti positivi e la cittadinanza ha paura. “Purtroppo non si sanno le controindicazioni a breve e lungo termine di questa malattia, e non è detto che chi è asintomatico non avrà gravi conseguenze in futuro. Non voglio vedere i miei figli finire in rianimazione, anzi non lo auguro a nessuno, ma se ciò dovesse accadere, visto che non si ha certezza sull’evoluzione del virus, con chi me la prenderò? Chi si assumerà la responsabilità di tanta superficialità? La Azzolina? Toma? Ruscetta? Chi?”. Continua la giovane mamma: “Io soffro nel vedere i miei figli a casa davanti ad un pc, io lavoro anche e non è facile organizzarmi, ma la salute viene prima di tutto ed ho visto quanto stanno patendo i poveri bambini positivi insieme alle loro famiglie, così come le povere maestre”. Inoltre aggiunge, alla luce del nuovo DPCM che impone l’uso continuativo delle mascherine a scuola anche seduti ai banchi: “Adesso i bambini dovranno indossare le mascherine tutti i giorni per 5 ore di seguito, se si ritorna a scuola sarà una cosa pazzesca e soprattutto fa male ai polmoni; il sindaco Ruscetta ed il Governatore Toma, da ex preside e docente, conoscono bene il contesto scolastico e sanno quanto è difficile far rispettare ai bambini le regole, non perché sono indisciplinati, ma perché la socializzazione è nella loro natura, ridere, avvicinarsi ad un compagno è per loro la cosa più naturale. Quale sarà a questo punto la prossima mossa pur di tenerli a scuola, fornire le sedie di catene e legarli, così rispettano il distanziamento??”. Conclude così la giovane madre: “Purtroppo chi ci governa a livello nazionale sembra brancolare nel buio, confido pertanto nei politici che ci sono più vicini, che ci dovrebbero salvaguardare e tutelare sempre, e ancor di più in questo momento tanto difficile. In fondo l’economia già è andata a farsi friggere, tutelate almeno la salute dei bambini! Auspico in un’attenta riflessione ed in una sana e sincera presa di coscienza nei confronti di questi bambini che sono il tesoro più grande di ogni famiglia e di ogni società; è sicuramente giusto dar loro tutto ciò che solo la scuola riesce ad offrire , ma in cambio di un rischio così alto credo che sia meglio un figlio con qualche lacuna culturale che un figlio in rianimazione.”
domenica 14 Settembre 2025 - 12:06:02 AM
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