Close Menu
  • Chi Siamo
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
  • Politica
  • Storia
  • Campobasso
  • Isernia
  • Sport
  • Eventi
  • Contatti
    • Pubblicità
    • Redazione
    • Contatta la redazione
  • Disclaimer
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy (UE)
Facebook X (Twitter) Instagram
domenica 6 Luglio 2025 - 03:26:57 PM
News
  • Auto contro cinghiale: impianto gpl perde gas, messo in sicurezza dai Vigili del Fuoco
  • Eccellenze al Timone, premiate le migliori personalità dell’anno. FOTO
  • Lutto per l’assessore Iorio, scomparsa la moglie Laura. I messaggi della politica
  • Sabato 5 luglio partono i saldi estivi, parcheggi gratis a Campobasso
  • Vigili del Fuoco, simulato incidente stradale. Utilizzata la nuova “pinza veloce”. FOTO
  • Calcio, il Campobasso piazza un altro colpo: arriva la mezzala Antonio Gala
  • Sonia Bergamasco sarà la “super ospite” di Molise Cinema 2025
  • Progetto “AWeS0Me PLUS”, materiali di scarto come risorsa per il settore edile: promosso workshop
Facebook X (Twitter) Instagram
Molise Tabloid
La Molisana
  • Chi Siamo
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
  • Politica
  • Storia
  • Campobasso
  • Isernia
  • Sport
  • Eventi
  • Contatti
    • Pubblicità
    • Redazione
    • Contatta la redazione
Molise Tabloid
Home»1. Categorie news»Attualità»Dalla smilitarizzazione all’ingresso delle donne nella Polizia di Stato, 40 anni di riconoscimenti e sindacalismo

Dalla smilitarizzazione all’ingresso delle donne nella Polizia di Stato, 40 anni di riconoscimenti e sindacalismo

0
Di MoliseTabloid il 1 Aprile 2021 Attualità
img

Oggi la Polizia di Stato celebra i 40 anni della promulgazione della legge di riforma 121 del 1 aprile 1981 che ha “smilitarizzato” il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, costituito la Polizia di Stato come prima forza di polizia civile a competenza generale e ridisegnato il sistema della Pubblica Sicurezza del Paese. Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha voluto evidenziare l’importanza della ricorrenza con un libro dal titolo “La riforma dell’Amministrazione della pubblica sicurezza” del Prefetto Carlo Mosca, scomparso purtroppo pochi giorni fa, che di quella riforma è stato uno degli ispiratori. Dopo il messaggio del Presidente della Repubblica Mattarella, quello del Ministro dell’Interno Lamorgese e del Sottosegretario Franco Gabrielli, nei 12 capitoli del libro si snodano i temi più significativi di quella riforma lontana nel tempo eppure ancora così attuale. Ogni capitolo si arricchisce del contributo di riflessione da parte di una personalità del mondo religioso, scientifico, politico o istituzionale: il Cardinale Gianfranco Ravasi approfondisce gli aspetti del “servizio”, il Ministro Marta Cartabia quelli del ruolo delle “donne”, il Procuratore generale Giovanni Salvi l’introduzione del ruolo degli “Ispettori”, il professor Michele Ainis i “sindacati”, Gianni Letta “l’ordine e la sicurezza pubblica” e poi ancora il professore Giuliano Amato, Marino Bartoletti, Eugenio Gaudio, Annamaria Giannini, Gaetano Manfredi, Antonio Romano, Maurizio Viroli. Sono 181 pagine ricche di immagini, anche storiche, che ricordano il passaggio da amministrazione militare di polizia ad amministrazione civile di garanzia, illuminata dallo spirito e dal dettato della Costituzione Repubblicana, al servizio dei cittadini e delle Istituzioni democratiche del Paese.

Alfano (Coisp): “Quarant’anni di sindacalismo. Le grandi novità e i problemi di oggi”.
“Oggi possiamo festeggiare i primi 40 anni della legge 121 del 1981 che portò diverse e fondamentali modifiche ed innovazioni al rapporto di lavoro tra gli appartenenti della Polizia di Stato e la propria Amministrazione. 
Parliamo di un lavoro “speciale” che non tutti possono svolgere. Solo chi ha a cuore la tutela del prossimo può svolgere quella missione in cui credere fino in fondo, senza se e senza ma. Un lavoro che a volte si svolge senza orari con tante difficoltà.
Con tale legge si ottenne finalmente dopo anni di lotte la smilitarizzazione ed in contemporanea fu acconsentito il sindacalismo, ovvero, la possibilità di accedere alle organizzazioni sindacali in modo da poter far valere i propri diritti sui tavoli di contrattazione.
Consapevolmente, dobbiamo riconoscere notevoli e grandi meriti ai nostri padri fondatori del sindacalismo in Polizia per quello che hanno ottenuto dopo anni di lotte e rivendicazioni sotto un regime militare non proprio favorevole e che a volte subivano per anche diverse ripercussioni personali.
Tutto ciò per poter lasciare a noi discendenti quegli strumenti democratici per poter garantire un rapporto di lavoro paritario ed all’avanguardia ma soprattutto trasparente tale da contribuire una serenità ai lavoratori-poliziotti ed alle loro famiglie.
Molti i giovani che oggi decidono di arruolarsi e di dedicarsi con passione a questa attività proprio perchè anche se altamente rischioso è ritenuto un lavoro dignitoso ed appagante che rispetta appieno il bilanciamento dei diritti con i doveri per un rapporto lavorativo moderno e garantista.
Gli obiettivi primari che la legge di riforma si prefiggeva erano: l’unità delle diverse strutture che componevano il “mosaico-polizia”, il miglioramento dell’efficienza e una maggiore democraticità. Fino agli anni ’80 con la denominazione Polizia venivano indicate tre distinte organizzazioni:
– i funzionari di pubblica sicurezza che avevano la responsabilità della gestione degli uffici del Dipartimento, e di direzione degli uffici nelle questure e nei commissariati. Avevano inoltre la responsabilità della conduzione degli uffici e dei servizi di polizia giudiziaria e ordine pubblico;
– gli ufficiali, i sottufficiali ed i militari di truppa del Corpo delle guardie di pubblica sicurezza, che gestivano, secondo i rispettivi livelli di responsabilità, i servizi di polizia giudiziaria e ordine pubblico, nonché le specialità della polizia stradale, polizia ferroviaria, polizia di frontiera e polizia postale;
– le ispettrici e le assistenti del Corpo di polizia femminile, che si occupavano di prevenzione e repressione dei reati in materia di buon costume, di violenze sulle donne e sui minori.
Con la riforma imposta dalla legge n. 121 del 1° aprile 1981, queste tre diverse componenti furono fuse nella Polizia di Stato, “corpo civile militarmente organizzato” per la tutela dello Stato e dei cittadini da reati e turbative dell’ordine pubblico. La nuova Polizia diveniva un corpo civile a tutti gli effetti aperto a uomini e donne. I gradi cambiarono nome, i ruoli furono ristrutturati con la creazione del ruolo ispettori, inserito fra quello dei sovrintendenti (in precedenza sottufficiali) e quello dei direttivi (in precedenza ufficiali); di fatto gli ispettori divennero l’anello di congiunzione tra il dirigente e i collaboratori più operativi.
La riforma previde una maggiore specializzazione degli operatori di polizia attraverso selezioni più rigorose e corsi di formazione più specialistici per le mansioni che si sarebbero dovute poi svolgere: non più una qualificazione professionale unica, ma differenziata per le diverse attività operative. Questo ha significato anche riconoscere al poliziotto dignità professionale pari a quella degli altri lavoratori sia pubblici che privati. La riforma prevedeva inoltre l’organizzazione del personale in 3 differenti ruoli organizzativi: ruolo di polizia, ruolo tecnico-scientifico e ruolo sanitario. Il divieto di far parte e di iscriversi a organizzazioni politiche o sindacali fu in parte mitigato dalla possibilità di costituire sindacati interni.
Ad oggi possiamo dire che le Organizzazioni sindacali che operano nell’interesse sia degli operatori di Polizia che della stessa Amministrazione, svolgono un’azione fondamentale al fine di contemperare le esigenze di servizio con quelle familiari, considerando il poliziotto o la poliziotta non un semplice numero ma un lavoratore e membro di una famiglia che merita rispetto.
Tanto è stato fatto in questi anni ma molto altro si dovrà fare per rendere l’attività del poliziotto e della poliziotta sempre più adeguata ai tempi contemporanei.
Abbiamo un Accordo Nazionale Quadro risalente al 2009, oramai obsoleto e non più adeguato alle esigenze operative e familiari degli appartenenti.
Un regolamento di servizio anch’esso da revisionare per non parlare di quello disciplinare che necessita una urgente azione di revisione e di adeguamento.
I problemi di oggi, che possono ricondursi soprattutto nella mancanza di personale (mancano all’appello circa 15.000 unità), non possono ripercuotersi sempre sul personale in servizio ed effettivo che sta assumendo sempre più una drammatica età media che supera i 50 anni in tutte le province italiane.
Oggi si pretendono, sempre più spesso, dagli stessi operatori, non più giovanissimi, le stesse prestazioni fisiche e mentali che avevano trenta anni addietro come se gli stessi fossero degli eterni immortali.
Nel frattempo che tornino i tempi migliori con un auspicabile aumento di personale che con le nuove regole non può essere over 26 e privo del titolo di studio del diploma, i nostri magnifici eroi si fanno in quattro per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica anche in tempi difficili conditi da una interminabile pandemia.
”
Giovanni Alfano, Segretario Generale Regionale Coisp Molise

 

img
Condividi. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email Telegram WhatsApp
MoliseTabloid

Articoli Correlati

Eccellenze al Timone, premiate le migliori personalità dell’anno. FOTO

4 Luglio 2025

Sabato 5 luglio partono i saldi estivi, parcheggi gratis a Campobasso

4 Luglio 2025

Vigili del Fuoco, simulato incidente stradale. Utilizzata la nuova “pinza veloce”. FOTO

4 Luglio 2025

Ultimi articoli

Auto contro cinghiale: impianto gpl perde gas, messo in sicurezza dai Vigili del Fuoco

6 Luglio 2025

Eccellenze al Timone, premiate le migliori personalità dell’anno. FOTO

4 Luglio 2025

Lutto per l’assessore Iorio, scomparsa la moglie Laura. I messaggi della politica

4 Luglio 2025

Sabato 5 luglio partono i saldi estivi, parcheggi gratis a Campobasso

4 Luglio 2025

Vigili del Fuoco, simulato incidente stradale. Utilizzata la nuova “pinza veloce”. FOTO

4 Luglio 2025

Calcio, il Campobasso piazza un altro colpo: arriva la mezzala Antonio Gala

3 Luglio 2025

Sonia Bergamasco sarà la “super ospite” di Molise Cinema 2025

3 Luglio 2025

Progetto “AWeS0Me PLUS”, materiali di scarto come risorsa per il settore edile: promosso workshop

3 Luglio 2025

Formazione e orientamento, firmata nuova intesa tra Unimol e Ufficio scolastico regionale. VIDEO

3 Luglio 2025

“I territori contano”, una proposta di riforma costituzionale per dare voce alle aree fragili del Paese

3 Luglio 2025
loader-image
Meteo
Campobasso
3:26 pm, 07/06/2025
temperature icon 32°C
cielo sereno
24 %
1013 mb
26 Km/h
Vento: 27 Km/h
Nuvole: 0%
Visibilità: 10 km
Alba: 5:33 am
Tramonto: 8:38 pm
Weather from OpenWeatherMap

Registr. presso il Tribunale di Campobasso: 3/2013 del 14.11.2013, Cron. 1254
Roc: iscrizione n° 25549 (Prot. 1138/com/15 del 30.04.2015)
P.Iva: 01707150700

Molise Tabloid
Piazza Libertà snc
86010 San Giuliano del Sannio (CB)

Tel.+39 3333169466

Scrivici a:
info@molisetabloid.it
commerciale@molisetabloid.it

  • Disclaimer
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy (UE)
© 2025 Molisetabloid -Powered by Robarts.

Digita qui sopra e premi Invio per cercare. Premi Esc per annullare.

Molise Tabloid
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}