In un’organizzazione quasi impeccabile, almeno secondo il giudizio degli utenti presenti questa mattina al PalaUnimol di Campobasso per la somministrazione del vaccino anti Covid, non è mancata la falla che ha creato qualche polemica durante la fila. Alcune persone si sarebbero lamentate del fatto di essere state ‘saltate’ da qualcuno che, per motivi di necessità o semplice furberia, si sarebbe presentato in largo anticipo rispetto all’appuntamento. In che modo? Sostanzialmente chi nei giorni scorsi si è prenotato sulla piattaforma online ha ricevuto un sms sul telefono o una mail in cui veniva comunicato giorno e orario in cui recarsi al PalaUnimol. Una volta sul posto, però, non si è chiamati per fasce orarie ma secondo il numeretto presente sul ticket che deve essere staccato dall’erogatore posto all’altezza delle transenne di contenimento della fila (foto), come quelli utilizzati nei supermercati o nelle sagre all’aperto. Chiaro che chi decide di anticipare di molto il proprio turno rischia di far slittare oltremisura quelli che vengono dopo. Ci sarebbero stati casi di utenti che si sarebbero dovuti presentare questo pomeriggio e invece si sono recati al punto vaccinale di mattina. Una donna con un ticket in mano poco prima di entrare ci racconta che ha dovuto aspettare circa un’ora rispetto all’orario dell’appuntamento. “Spero non sia dovuto per qualche furbetto di troppo“, ha commentato stizzita.
giovedì 3 Luglio 2025 - 08:25:38 PM
News
- Auto contro pullman, muore una donna sulla Statale 87
- Roan, sequestrati 40 kg di polpi pescati illegalmente
- Biblioteca Albino, Cofelice: “Il Ministero risolva la questione. Il Molise non può più aspettare”
- Emergenza caldo, stop al lavoro sotto il sole nelle ore critiche: Roberti firma ordinanza
- Usa torcia artigianale contro i nidi di calabroni e dà fuoco al garage
- Neuromed, individuato un nuovo meccanismo immunitario che contribuisce all’ipertensione
- Sanità, Rizzo: “In Molise progressiva distruzione del pubblico”
- Aggressione con rapina, tre dei ragazzi arrestati: “Non eravamo noi”. Altri due non rispondono al giudice