Cgil: ‘Diritto alla salute non è materia del libero mercato’

Domani venerdì 7 aprile è stata indetta una manifestazione europea per difendere il diritto alla sanità pubblica. La manifestazione assume carattere continentale proprio perché, da diversi decenni, è l’intero sistema di welfare europeo ad essere sottoposto ad attacchi che tendono a depotenziare il sistema pubblico per favorire la mercificazione dei diritti fondamentali dei cittadini e dei lavoratori. Anche in Molise Associazioni e Comitati che avevano dato vita alla mobilitazione che ha portato all’imponente manifestazione dello scorso 18 maggio organizzano un presidio a Campobasso, in Piazza Vittorio Emanuele II (di fronte al Municipio) , che dalle 16.30 in poi vedrà susseguirsi momenti di riflessione sull’importante tema oggetto di discussione. La CGIL del Molise, da sempre impegnata nelle battaglie in difesa dei diritti Costituzionalmente sanciti, aderisce alla giornata di mobilitazione in continuità con gli impegni presi negli scorsi mesi dai propri organismi direttivi. “A prescindere dai molteplici risvolti sociali dell’intera vicenda”, afferma il sindacato, “non si può restare indifferenti rispetto ad un decisivo dato preoccupante : sempre meno persone si curano e ricorrono a prestazioni sanitarie ordinarie e specialistiche perché non se lo possono permettere vivendo, nel pieno della crisi, una situazione di oggettiva indigenza. In questo contesto, l’art. 32 della Costituzione che contiene principi di equità e solidarietà (…La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti…) viene, in maniera più o meno palese, sistematicamente violato. La CGIL ribadisce la necessità di rilanciare la centralità del sistema pubblico come unico modo per garantire l’universalità del diritto costituzionalmente riconosciuto alla salute. La CGIL è consapevole del fatto che, in questi anni di deregolamentazione, accanto alla sanità pubblica è stato svolto un ruolo importante anche dalla sanità privata. Per il futuro, però, integrazione non può significare sostituzione o annessione di funzioni, prestazioni e servizi pubblici da affidare integralmente a privati altrimenti i diversi sistemi regionali, e tra questi anche quello Molisano, rischiano di abdicare a favore del “libero mercato” anche sul tema del diritto alla salute. La CGIL del Molise, quindi, sarà in Piazza venerdì 7 aprile con i propri delegati e lavoratori insieme alle associazioni e ai comitati ritenendo irrimandabile una discussione aperta che affronti il delicato tema dell’assistenza sanitaria rilanciando l’interesse comune per garantire una sanità pubblica e di qualità”.

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