Dopo circa diciotto mesi di confronti, discussioni e contributi da parte di tutti i componenti della commissione consiliare Ambiente, presieduta da Carlo Landolfi, il Regolamento del verde pubblico e privato è approdato ieri nell’aula di Palazzo San Giorgio che lo ha approvato. Un giorno speciale, di grande soddisfazione per il Comune di Campobasso poiché l’approvazione è il risultato di un lavoro di gruppo in cui è stato fondamentale l’apporto di competenze individuali e collettive, tecniche e culturali, interne ed esterne all’amministrazione. “In particolare – le parole del presidente della Commissione Landolfi – vorrei citare il sindaco Battista per la sua sensibilità e vicinanza ai temi ambientali. Non è infatti raro vederlo impegnato in sopralluoghi in parchi o giardini comunali per verificare lo stato dei luoghi o dei lavori in corso. Un ringraziamento all’assessore all’Ambiente Stefano Ramundo, al consigliere Antonio Molinari delegato al verde ed ai colleghi di maggioranza e di minoranza Viola, Sanginario, Felice, Montanaro, Libertucci e Cancellario tra cui in particolare il consigliere Cretella per l’apporto puntuale e qualificato in ogni passaggio in commissione. Permettetemi di ringraziare il segretario generale, le strutture comunali competenti e tutti gli stakeholder che hanno fornito il proprio contributo a titolo gratuito a questo progetto, e cioè associazioni ambientaliste, professionisti, dottori agronomi o forestali e docenti dell’Unimol o di istituti superiori che abbiamo avuto anche ospiti in commissione. Un ringraziamento speciale ai cittadini di Campobasso che dovranno e sapranno apprezzare lo spirito di coinvolgimento del regolamento che tende a promuovere la partecipazione della cittadinanza alla cura dell’ambiente e del territorio. Probabilmente a molti di noi – continua Carlo Landolfi – oggi torna in mente l’appellativo di ‘città giardino’ che la nostra Campobasso si era guadagnato all’indomani del disastroso terremoto del 1805, quando parte del centro abitato venne ricostruito espandendosi ai piedi della collina, nei terreni un tempo occupati da campi coltivati e da boschi, dove venne edificato un intero nuovo borgo, moderno per l’epoca, destinato ad una borghesia emergente, con le piazze, i viali, le aiuole e le strade alberate”. Il regolamento in questione consta di 55 articoli suddivisi in 3 titoli oltre ad un sistema sanzionatorio ed il tutto si pone come strumento di tutela e di valorizzazione degli alberi monumentali e del patrimonio arboreo e floreale di questa città, “nel convincimento – sottolinea Carlo Landolfi – e nella speranza che Campobasso possa tornare ad essere ‘La Città Giardino’ del Molise e dell’intero Paese”. Si tratta, dunque, di un regolamento che contribuirà a far tornare la città allo splendore di un tempo, ma che porta la stessa Campobasso nella modernità e nel futuro attraverso l’introduzione di una serie di strumenti innovativi come gli orti scolastici, il verde pensile, gli orti urbani o la regolamentazione del progetto “adotta un’aiuola” attraverso una rete costituita dai cittadini, dall’Amministrazione comunale, dal mondo dell’associazionismo, dai professionisti, dai docenti e dai ragazzi e da tutti coloro che hanno a cuore il proprio territorio e la tutela dell’ambiente e delle prossime generazioni.
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