Dopo l’italiano Gola Hundun, Francisco Bosoletti dall’Argentina e Alex Senna dal Brasile, sono al lavoro fino a domenica 4 giugno sui muri di Civitacampomarano le artiste Maria Pia Picozza e Nespoon dalla Polonia. È questa la magia del CVTà Street Fest, ideato e diretto da Alice Pasquini: una babele di linguaggi artistici che si inseguono per i vicoli di un suggestivo borgo del Molise che gli abitanti vogliono far rinascere, salvandolo dallo spopolamento e dall’incubo delle frane che minano la stabilità degli edifici. Il festival di arte urbana e contestuale, giunto alla seconda edizione, si svolge all’aria aperta per quattro giorni – dal 1 a domenica 4 giugno – ed entra nel vivo oggi sabato 3 giugno, giorno in cui è prevista la maggiore affluenza di pubblico. Proseguono intanto nel paese le visite guidate giornaliere e gratuite alla scoperta del borgo e dei suoi murales. Sono previsti due turni quotidiani, alle ore 10.30 e alle 16.30, con appuntamento all’Info Point del Festival (largo Umberto I). A guidare i curiosi sono gli studenti delle scuole medie e superiori del territorio, affiancati dai volontari del Festival. Ma i muri dipinti si apprezzano meglio a pancia piena e, per questo, il pomeriggio del 3 giugno è dedicato alla riscoperta di antichi sapori della tradizione popolare civitese che rischiano di essere dimenticati. Alle ore 17 l’appuntamento è con lo Street food. Per un pomeriggio intero, la riscoperta di antichi sapori della tradizione popolare civitese che rischiano di essere dimenticati va a braccetto con la street art, in una vera e propria festa che fa felici non solo gli occhi ma anche il palato. Passando da un murales all’altro, i visitatori possono fermarsi nelle cinque postazioni allestite dai volontari della Pro Loco (in via Marcello Pepe, via Colle, Corso XXIV Maggio, via D‘Ascanio, via Discesa degli Orti) che si appoggiano ad altrettante case private, per offrire ai visitatori cinque pietanze tipiche di Civitacampomarano, cucinate dalle signore del posto: il riso con il latte (ris cu latt), la pizza di granoturco con la verza (pizz e fogl), le scrippelle (scr’pell’), il pane indorato e fritto (pan ‘nrat) e i ceci (i cic). Le degustazioni sono a sottoscrizione libera. Negli angoli del borgo impreziositi dai murales, il palato è in festa e i più golosi trovano appieno la loro soddisfazione. La pizza di granoturco con la verza (pizz e fogl), che i visitatori trovano in via Colle, è un’antichissima pietanza popolare, povera ma molto gustosa, diffusa non solo a Civitacampomarano, ma in tutto il Molise. Piatto energetico e di facile preparazione, consiste in una schiacciata di farina di mais sgretolata e impastata con la verdura cotta, con l’aggiunta di un pizzico di piccante. Caduto quasi in disuso, è stato recentemente riscoperto e, sempre più apprezzato, fa bella mostra di sé nello Street Food del CVTà Street Fest. La postazione in via Marcello Pepe è dedicata invece alla scoperta del riso con il latte (ris cu latt), una pietanza che, come dice il nome stesso, è a base di riso cotto nel latte, zucchero e cannella. È il dolce tipico della festività di “San Giuseppe di maggio”, che ricorre appunto il primo maggio. Durante questa ricorrenza, alcune famiglie offrono il pranzo a San Giuseppe. È tradizione che nella tavolata, oltre ai componenti della famiglia e agli amici, prendano posto anche tre ospiti speciali che rappresentano la Sacra Famiglia: San Giuseppe (il vecchio), la Madonna (la vecchia) e l’Angelillo (Gesù Bambino). Nel corso del pranzo, vengono servite portate a base di carne che culminano con il dolce, il riso con il latte. È all’insegna delle scrippelle (scr’pell’) la postazione per la degustazione di corso XXIV Maggio. Sono piccoli pezzi di pasta di pane lievitata, fritti nell’olio. Questa pietanza viene servita durante la festività di “San Giuseppe di marzo”, il 19 marzo. Per l’occasione, alcune famiglie offrono il pranzo a San Giuseppe e, come nel caso dell’omonima ricorrenza di maggio, siedono a tavola con i commensali anche gli ospiti d’onore che rappresentano la Sacra Famiglia. Sulla tavola imbandita è un trionfo di portate a base di pesce e baccalà e, tra esse, troviamo anche le scrippelle. In via Discesa degli Orti i visitatori possono trovare inoltre la postazione allestita per la degustazione del pane indorato e fritto (pan ‘nrat). Si tratta di fette di pane vecchio di alcuni giorni, bagnate nell’uovo sbattuto e fritto nell’olio. La vivanda veniva usata soprattutto dai contadini per le colazioni durante i periodi del raccolto della campagna. I ceci (i cic) sono infine protagonisti alla postazione di via d’Ascanio. Nei tempi passati, questi legumi venivano cotti in acqua bollente in tegami di terracotta (detta pignata) vicino al fuoco e poi conditi con olio a crudo e soffritto di cipolla e pepe. Anche questa pietanza tipica é di “San Giuseppe di Marzo”, ma veniva preparata durante tutto l’anno. La pignata di San Giuseppe era però per tradizione più grande rispetto a quella dei giorni normali. Parlando di cibo di strada, non può non essere presente Chef Rubio, ospite speciale della manifestazione: il cuoco frascatano, noto al grande pubblico per i suoi programmi televisivi e per il suo impegno sociale in cucina, partecipa infatti alla seconda edizione del CVTà Street Fest nell’inedita veste di fotografo e video-reporter speciale, arricchendo con la sua presenza e con l’apporto della sua creatività il parterre della manifestazione. Rubio è impegnato a realizzare un POV Speciale dedicato al CVTà Street Fest, ovvero uno dei suoi minireportage di viaggio della webserie POV-point of view disponibile sul sito www.chefrubio.it, per raccontare secondo il suo punto di vista le peculiarità di un borgo seducente e del festival che lo anima. Questo reportage verrà poi condiviso in esclusiva sul profilo Facebook di Birra Peroni. Sempre sabato 3 giugno, la festa prosegue nel fossato del Castello Angioino, insolita location per il dj set di Dj Gruff, punta di diamante della scena rap italiana, che già lo scorso anno ha fatto ballare i nonni di Civitacampomarano con i suoi sorprendenti mix di note vintage, ripescate da cantine e soffitte. Ma l’arte di strada resta la vera regina della manifestazione. Oltre ai nuovi murales realizzati nel 2017, si possono ammirare gli interventi degli artisti della prima edizione della manifestazione (Biancoshock, David de la Mano, Pablo S. Herrero, Hitnes, ICKS e UNO), oltre ai due muri dipinti da Alice Pasquini. Sono gli stessi abitanti del paese, orgogliosi dell’iniziativa, a mettere a disposizione di spray e pennelli i muri più belli e gli angoli più ammalianti del loro comune. Il CVTà Street Fest è organizzato della Pro Loco “Vincenzo Cuoco”, con il coordinamento degli eventi affidato a Jessica Stewart, ed è realizzato grazie l’entusiasmo dei volontari. La fotografa ufficiale della manifestazione è Alessia Di Risio.
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