Auto blu coi fondi per la sicurezza, il Ministero si ‘lava le mani’

La vicenda dell’auto acquistata con i fondi per la sicurezza stradale ex art. 208 del Codice della Strada e poi utilizzata per altri fini ovvero come “auto blu” è stata portata all’attenzione dei competenti ministeri attraverso una interrogazione parlamentare con question time in commissione trasporti. A renderlo noto è il Movimento 5 Stelle di Palazzo San Giorgio, che ha seguito e denunciato più volte la questione, interpellando anche l’Anac e annunciando esposti a Procura e Corte dei Conti. “Nel nostro caso – hanno spiegato i 5 Stelle, – il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti si dimostra reticente e pur ammettendo che i proventi di cui al citato articolo hanno destinazione vincolata, sostiene di non poter verificare, dalla documentazione inviata dai singoli Comuni, se i proventi siano stati utilizzati per finalità diverse da quelle prescritte dalla norma (definita inderogabile). Una risposta assolutamente insoddisfacente, che lascia trasparire una totale mancanza di controlli da parte del Ministero e che conferma tutte le nostre preoccupazioni circa l’anomalo utilizzo che il Comune di Campobasso ha fatto di questi fondi”. I 5 Stelle promettono nuove iniziative. “La sicurezza stradale locale e regionale resta una priorità del M5S, che grazie alla nostra parlamentare ha già portato all’attenzione dei competenti ministeri le vicende legate alla costruzione della nuova sede del compartimento Anas di Campobasso ed i lavori eseguiti sul viadotto Callora. A breve torneremo ad interessare il Governo per l’indecente qualità del servizio di trasporto ferroviario molisano”.

(in foto l’auto a disposizione di Palazzo San Giorgio finita nel mirino dei 5 Stelle)

 

 

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