Accordo Ceta, Coldiretti: ‘A rischio l’etichettatura’

Continua la mobilitazione di Coldiretti che sta profondendo tutte le sue forze per scongiurare la ratifica da parte del Parlamento Italiano dell’accordo Ceta, stipulato tra Canada e Unione Europea, accordo che mette in seria crisi la conoscenza della provenienza dei prodotti, con conseguente messa in discussione della qualità degli stessi. Proprio nel mentre che Coldiretti è impegnata affinché il Governo nazionale possa sempre più intraprendere la strada della indicazione obbligatoria in etichetta (l’ultimo esempio è quello del latte, mentre come è noto è in corso l’iter per la pasta) l’accordo Ceta, con un colpo di bacchetta magica, nullifica l’enorme lavoro svolto negli ultimi 20 anni. Per tale motivo Coldiretti Molise, così come tutte le altre consorelle regionali d’Italia, sta invitando le Amministrazioni Comunali, quelle Provinciali e la Regione ad adottare un apposito Ordine del Giorno a sostegno di questa iniziativa che vuole tutelare al contempo gli interessi e la salute dei consumatori, i quali hanno il diritto di sapere la reale provenienza dei prodotti che portano ogni giorno in tavola, nonché gli interessi delle imprese agricole e del comparto agroalimentare più in generale. Coldiretti invita anche tutti i sindaci, i presidenti delle Province e la Regione Molise a partecipare al sit in che la Confederazione terrà in Piazza Montecitorio a Roma il giorno 5 luglio, con inizio alle ore 9.30, in concomitanza con i lavori parlamentari, nel corso dei quali sarà avviata la discussione in merito alla ratifica dell’accordo Ceta da parte del Parlamento Italiano.

(in foto il direttore regionale di Coldiretti Saverio Viola)

 

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