Inaugurazione Anno Accademico, Grossi: ‘Io vecchio amico dell’Unimol’

Un invito ai giovani a non perdere la speranza e costruire con impegno il proprio futuro, ma anche quello di vivere nel rispetto delle regole e nella difesa dei principi costituzionalmente riconosciuti. Si presenta così il presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi a chiusura della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Unimol che si è tenuta questa mattina presso l’Aula Magna del II Edificio Polifunzionale. Si definisce un ‘vecchio amico’ dell’Unimol, venuto in veste di docente a Campobasso negli anni ’90, molto prima di entrare a far parte della Corte Costituzionale. Grossi ha parlato della nozione di diritto e della necessità di recuperare il valore che gira intorno ad esso. “Il diritto non è solo un insieme di comandi e imperativi, spesso incorporati da un giudice, è la società stessa che si autoordina, è ordinamento prima che comando. Se riflettiamo bene non è qualcosa che interviene solo in caso di una violazione, ma appartiene alla nostra vita quotidiana”. Quindi uno sguardo alla Costituzione. “E’ il breviario dei diritti del cittadino italiano. Ma la Costituzione e il Tribunale che ne fa da custode devono essere attenti ai mutamenti della società nel corso degli anni”. A precederlo gli interventi del sindaco di Campobasso Antonio Battista, del governatore Paolo Frattura, del rappresentante degli studenti Alessandro Setaro, della rappresentante del personale tecnico-amministrativo Marilena Salvia, del Magnifico Rettore Gianmaria Palmieri, del professore ordinario di Filosofia del Diritto Valentino Petrucci. Palmieri ha voluto ricordare, fra le altre cose, gli studenti Giorgia Galasso, Luana Spicciato e Giovanni Casella, prematuramente scomparsi, prima di stilare un bilancio del lavoro e della situazione dell’Unimol. “L’Università non è solo il luogo dove il sapere viene trasmesso alle giovani menti degli studenti, è anche soprattutto una comunità di ricercatori e di studenti inserita in un territorio e in un cotesto sociale. Il susseguirsi da vent’anni a questa parte di riforme dell’ordinamento universitario, a mio avviso, ha finito con lo stravolgere la vita accademica sulla scorta di pregiudizi e di principi astratti che non hanno promosso il bene dell’Università italiana, sempre più ingolfata di regole, foriere solo di uno sterile aumento della burocrazia. La vita di una comunità di ricerca prima di essere normata deve essere permessa con le risorse necessarie”. Quindi uno sguardo alla strada percorsa dall’Unimol, oggi arrivata a comprendere sei dipartimenti, più di 25 corsi di laurea e 8mila studenti. Palmieri ha anche ricordato che in Molise il numero degli aventi diritto all’esenzione delle tasse universitarie è elevatissimo, anche se “il contributo del Miur è stato del tutto insufficiente a compensare il mancato gettito”. Altro passaggio è stato quello su due iniziative, quella di consentire a tutti gli studenti Unimol d’età inferiore ai 26 anni di viaggiare gratis per raggiungere ogni giorno le sedi dell’Università tramite i mezzi pubblici e quella legata al protocollo con l’Asrem, prossimo alla sottoscrizione, che prevede l’innalzamento della qualità dei servizi grazie all’inserimento di docenti nel sistema assistenziale. Citazione da parte del Rettore anche della misura Garanzia Giovani per i laureati gestita dall’Università e dei Campionati Sportivi Universitari Nazionali del 2018 che probabilmente si svolgeranno in Molise. Critici in parte i rappresentanti di studenti e personale tecnico-amministrativo: in particolare Setaro ha sottolineato la necessità di interventi correttivi del legislatore per favorire l’accesso allo studio e chiede che vengano adottate misure per supportare gli studenti fuori corsi, incentivare il percorsi di internazionalizzazione e potenziare il collegamento al mondo del lavoro; Salvia ha sottolineato la necessità di una più giusta retribuzione e di una maggiore partecipazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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