«Ogni forestiero che bussa alla nostra porta è un’occasione di incontro con Gesù Cristo, il quale si identifica con lo straniero accolto o rifiutato di ogni epoca (cfr Mt 25,35.43). Il Signore affida all’amore materno della Chiesa ogni essere umano costretto a lasciare la propria patria alla ricerca di un futuro migliore». A partire dalla sollecitudine di papa Francesco espressa nel suo messaggio per la Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato 2018, la diocesi di Campobasso–Bojano celebra tale giornata attraverso due significativi momenti: uno liturgico, l’altro sociale e culturale. Domenica 14 gennaio, alle ore 11 presso l’Antica Cattedrale di Bojano verranno presentati una quindicina di giovani africani di diverse nazioni. Preparati da don Filippo, un prete nigeriano che vive a Roma ma che raggiunge Bojano ogni settimana e coadiuvati dal don Adriano Cifelli, incaricato diocesano per la pastorale dei Migranti, i giovani africani riceveranno il battesimo. La Santa Messa sarà presieduta dall’arcivescovo Mons. GianCarlo Bregantini. L’altro momento sociale e culturale si svolgerà nel pomeriggio di sabato 10 febbraio attraverso una marcia nella città di Bojano e riflessioni conclusive. I due momenti, anche a livello periferico e diocesano, rappresentano la responsabilità che la Chiesa vuole condividere con quanti «sono chiamati a rispondere alle numerose sfide poste dalle migrazioni contemporanee con generosità, alacrità, saggezza e lungimiranza, ciascuno secondo le proprie possibilità. Al riguardo – ricorda il Pontefice nel suo messaggio – desidero riaffermare che «la nostra comune risposta si potrebbe articolare attorno a quattro verbi fondati sui principi della dottrina della Chiesa: accogliere, proteggere, promuovere e integrare».
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