Assistenza domiciliare, Pua, tirocini: bilancio annuale dell’Ats Riccia-Bojano

Un anno intenso, ricco di progetti e di iniziative che hanno visto la luce sul territorio per dare risposta ai bisogni delle persone. E’ il bilancio di Micaela Fanelli al termine di un altro anno come Presidente dell’Ambito Territoriale Sociale di Riccia-Bojano. “Proprio le persone – spiega, – con la loro quotidianità e le loro esigenze di vita, sono state, infatti, al centro della programmazione delle azioni di politica sociale. Il sociale del resto è il terreno nel quale la politica si avvicina di più alla gente, quello dove si accorciano le distanze tra pubblica amministrazione e cittadini e ritengo sia l’ambito nel quale un amministratore deve profondere il massimo dell’impegno perché è nella cura e nel miglioramento della qualità della vita della comunità che si esplica la sua missione. Un anno di lavoro svolto facendosi guidare dai principi della solidarietà, dell’accoglienza, dell’integrazione dell’attenzione all’altro, che sia un bambino, un anziano, una persona in difficoltà. Principi che si è cercato di tradurre in azione concreta, attraverso un percorso di integrazione delle risorse, di messa in rete delle progettazioni e di adeguamento alle esigenze espresse dalla comunità, anche in chiave innovativa e occupazionale. Tante le iniziative messe in campo nei 24 comuni dell’Ats che hanno permesso di essere presenti in modo capillare e contestuale in tutto il territorio e in tutti i settori di interesse sociale: dall’infanzia agli anziani, dall’immigrazione al sostegno alle fasce deboli, dalla scuola alla disabilità. Tra i servizi ordinari svolti dall’ATS Riccia-Bojano mi preme ricordare: l’azione di Segretariato Sociale, con sportelli dedicati per facilitare l’orientamento degli utenti rispetto al sistema complessivo dei servizi; la presenza di un Servizio Sociale Professionale, messo in campo con una complessa e articolata attività che partendo dalla presa in carico della persona, porta all’attivazione dei servizi e delle risorse, stimolando processi di promozione ed emancipazione del sé; l’Assistenza Domiciliare agli Anziani, che ha permesso di offrire agli utenti un aiuto nella gestione dell’ambiente domestico, nelle attività fisiche personali per favorire la permanenza dell’anziano nel proprio domicilio e alleviare i carichi assistenziali familiari; l’Assistenza Domiciliare Educativa, rivolta ai minori, il Sostegno socio-educativo scolastico e i Centri socio-educativi, per la promozione dell’integrazione sociale; lo Sportello immigrati, per favorire l’integrazione sociale dei cittadini immigrati nel tessuto locale, offrendo informazione e consulenza sul disbrigo di pratiche inerenti la permanenza regolare sul territorio italiano e sulle modalità di accesso alla rete territoriale dei servizi. Cercando di fare anche uno sforzo in più rispetto all’ordinario, l’Ambito di Riccia-Bojano ha lavorato con professionalità e attenzione per migliorare e accrescere i servizi per i disabili, per gli anziani, per chi si trova in condizioni di disagio sociale e di povertà, per rafforzare la tutela dei minori e proteggere le donne vittime di violenza. Qualche esempio? L’attivazione di 119 tirocini formativi nei 24 comuni dell’Ats, volti a favorire l’inserimento e il reinserimento nel mondo di lavoro di soggetti svantaggiati, l’avvio del ReI, il reddito di inclusione, e il Sostegno all’inclusione sociale attiva (Sia), che prevedono l’erogazione di un contributo economico alle famiglie in difficoltà. Ci si è, inoltre, attivati su più fronti per migliorare e rendere più equo il sistema di accesso ai servizi, attraverso l’istituzione della Porta Unica di Accesso (PUA). Tanti sono stati i progetti in favore della popolazione anziana, per garantire ai nostri nonni condizioni per un buon invecchiamento. Parlo innanzitutto dell’innovativo “Borgo del Benessere”, inaugurato e avviato presso il Comune di Riccia, per la creazione di dimore per anziani nel tessuto urbano e che prevede servizi socio-sanitari collettivi d’eccellenza quali centro benessere, ristorante, palestra, sale lettura oltre che un innovativo servizio di telemedicina che consentirà di rilevare e trasmettere informazioni mediche e di fornire servizi medici a distanza utilizzando tecnologie biomediche associate ai moderni sistemi di telecomunicazione. Sempre su Riccia sono proseguiti i lavori per l’avvio e la realizzazione del centro Alzheimer, un centro di specializzazione necessario per una patologia sempre in maggiore crescita e capace di creare occupazione. Si prevede la realizzazione di un centro H24 e un centro diurno per pazienti in regime di semiresidenzialità che hanno una diagnosi di demenza cognitiva e/o di Alzheimer e che avranno la possibilità di poter frequentare laboratori ricreativi e riabilitativi. Assistenza tutelare di base, Fondo per la Non Autosufficienza, Progetto Home Care Premium rientrano tra le misure di sostegno alla disabilità, tra le quali si colloca anche il Progetto “Arcobaleno”, uno spazio ludico-ricreativo per i disabili inserito in un quadro più complesso di azioni ed interventi a sostegno della disabilità, che hanno lo scopo di incentivare spazi e luoghi di socializzazione ed integrazione sociale, anche attraverso laboratori specifici per attività manuali, espressive e ricreative, che sono al contempo uno spazio di socializzazione e di integrazione sociale e occasione di sviluppo di capacità creative e comunicative. Grande attenzione è stata riservata alla famiglia e ai minori, per i quali si è provveduto ad attivare servizi per la prima infanzia con le Sezioni Primavera e il micronido, il servizio di pre e post scuola rivolto ai bambini delle scuole primarie, i campus estivi, i corsi di lingua e i servizi di musicoterapia e logopedia. Ma anche gli incontri formativi rivolti sia ai ragazzi che ai loro genitori per affrontare e cercare di arginare il tema del bullismo e del cyberbullismo, fenomeno sempre più preoccupante e, purtroppo, diffuso tra bambini e adolescenti e rispetto al quale è doveroso intervenire in modo coordinato e congiunto. Particolare risalto mi preme dare allo sportello antiviolenza attivato su uno dei Comuni dell’ATS all’interno del Progetto Casa Rifugio e del Centro Anti-violenza a valenza regionale in partenariato con l’ATS di Campobasso. Un modo per tendere la mano alle donne in difficoltà e offrire loro un luogo sicuro nel quale poter trovare aiuto e sostegno psicologico e pratico. Dunque un lavoro a 360 gradi quello svolto dall’Ats di Riccia-Bojano. Un lavoro che raccoglie i frutti di quanto seminato negli anni nel settore delle Politiche Sociali e che sono pronta a proseguire con entusiasmo, determinazione e la grande responsabilità che occuparsi di sociale comporta. Una responsabilità che si deve necessariamente tradurre nella garanzia del benessere collettivo, nella piena disponibilità al dialogo, nella costanza per assicurare a tutti l’accesso ai servizi per creare, a beneficio di tutti, una società equa ed inclusiva”.

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