Via Ferrari, stop a nuovi pub e musica alta. Gestori obbligati a più controlli e contenitori rifiuti esterni

L’Asec Confesercenti di Campobasso recepisce l’ordinanza sindacale n.17 dello scorso 13 giugno concernente “ordinanza sindacale ai sensi dell’ articolo 54 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267 in materia di sicurezza urbana per i pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande ubicati in via Ferrari a Campobasso – sospensione temporanea delle aperture di nuovi pubblici esercizi di somministrazione di tipologia B,C,D” e ne dà comunicazione. L’ordinanza nasce dall’esigenza di intervenire con misure straordinarie per evitare la prosecuzione di situazioni di emergenza per l’ordine e la sicurezza pubblica. In passato sono stati presentati diverse esposti, per cui il Prefetto ha tenuto conto dei gravi disagi dei residenti di via Ferrari, esposti a ripetuti episodi di turbativa della quiete pubblica conseguente all’eccessivo volume degli impianti sonori in dotazione agli esercizi già presenti, nonché agli schiamazzi riconducibili agli avventori che stazionano in prossimità dei luoghi di ritrovo dalle prime ore del mattino impedendo, in alcuni casi, anche il passaggio di eventuali mezzi di soccorso. Il divieto di nuove aperture non riguarda però gli esercizi commerciali come ristorazione ovvero quelle che rientrano nella lettera A dell’articolo 5 della legge 287/1991. L’ordinanza vieta anche ai gestori e titolari degli esercizi presenti di produrre musica o altri suoni amplificati tali da arrecare disturbo. Nel contempo gli stessi sono tenuti alla vigilanza all’esterno dei locali e sulle aree in concessione temporanea e stagionale per i cosiddetti “dehors” affinché non vengano posti in essere comportamenti tali da arrecare disturbo alla tranquillità delle persone residenti e non. Sempre gli stessi titolari e/o gestori sono obbligati a da mantenere liberi gli accessi da ogni ingombro e rifiuto inerente l’attività svolta e collocare durante l’orario di apertura appositi contenitori di raccolta provvedendo anche allo svuotamento all’atto di chiusura secondo la normativa vigente.

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