La Romagnuolo si difende e attacca i giornalisti Rai. Mazzuto: ‘L’episodio della coordinatrice nuoce alla Lega’

Bufera sulla querelle aperta fra la coordinatrice provinciale e consigliera regionale della Lega Aida Romagnuolo e la Testata Giornalistica Regionale del Molise in merito ad un mancato inserimento nel palinsesto del Telegiornale di una dichiarazione dell’esponente del partito, a cui quest’ultima ha fatto seguire una lettera di polemica, avvertendo di coinvolgere il leader nazionale Matteo Salvini sul caso. L’Assostampa Molise si è schierata coi giornalisti, accusando la Romagnuolo di mettere in discussione la libertà di stampa. La consigliera dal canto suo oggi si difende (in basso la nota integrale), rincarando però la dose contro l’informazione pubblica e il sindacalista Di Pietro. La questione però non è piaciuta al coordinatore regionale e assessore della giunta Toma, Luigi Mazzuto, che ha parlato di episodio che nuoce al movimento.

L’intervento di Mazzuto. Il coordinatore regionale della Lega in Molise, Luigi Mazzuto, “condanna fermamente” l’episodio che ha visto protagonista la consigliera regionale e coordinatrice provinciale della Lega di Campobasso Aida Romagnuolo contro la redazione della Tgr Rai per la mancata pubblicazione di un comunicato. “Massimo rispetto per il mondo dell’informazione – sottolinea Mazzuto – e per i giornalisti del Molise, con cui la Lega regionale ha avuto e ha da sempre un ottimo rapporto. La libertà di stampa va sempre difesa e salvaguardata. Lo dico da cittadino, da rappresentante politico e da appartenente al mondo dell’informazione. La Lega sta crescendo ovunque, anche nella nostra regione, perché dimostriamo di essere il partito della gente e del buonsenso. Episodi come questi, purtroppo, nuocciono al movimento, mettono a disagio noi dirigenti, ma anche i militanti, che non si riconoscono nelle prevaricazioni e nelle imposizioni. Mi adopererò, nelle prossime ore, per superare lo spiacevole episodio con la redazione Rai e con il sindacato regionale dei giornalisti”. (fonte Ansa)

La nota di difesa della Romagnuolo. “Per davvero siamo al ridicolo, alla macelleria dell’informazione, ai frequenti colpi di sole dovuti molto probabilmente più che al calore, ai lauti stipendi dei giornalisti della Redazione del Tgr Molise, soldi pubblici per intenderci, soldi dei cittadini, il nostro sudore che regolarmente viene versato come canone, sulla bolletta della corrente elettrica. Per questo NOI della Lega provinciale di Campobasso, staremo sempre e comunque dalla parte dell’informazione privata, di quei giornalisti che buttano il sangue nelle redazioni locali per portare il meritato pane a casa. La redazione della Rai Molise, che annovera fior di professionisti e bravi padri e madri di famiglia, ha avuto l’abilità e la sfacciataggine di tacciarci di tutto di più solo perchè avremmo osato dire che, dei disservizi della testata giornalistica operante in Molise ne avremmo informato il nostro segretario nazionale Matteo Salvini. Ebbene, che male c’è? Qual’è il reato commesso dal Coordinamento Provinciale della Lega Campobasso? Perdonateci, ma se la segreteria regionale dell’Usigrai Molise ha qualche problema, con chi ne parla se non con il suo segretario nazionale Vittorio Trapani? La redazione del Tgr Molise, in una nota stampa si dice preoccupata e pertanto respinge ogni indebita ingerenza e denunciano il tentativo di influenzare il loro lavoro. Continuano dicendo, che è un comportamento inaccettabile che mina la libertà di stampa e di cronaca. Questo il fantomatico e farneticante comunicato stampa della redazione a sua difesa, dove in coda alla missiva ci chiedono le scuse formali per i nostri toni espressi. Ebbene, come Lega, innanzitutto non chiederemo mai più scusa a nessuno visto che non abbiamo leso l’onore o la dignità di chicchessia e poi, a chi dovremmo chiedere scusa? Lo abbiamo tra l’altro già fatto per telefono, all’eccellente ed ottimo caporedattore Fiume, persona sensibile e seria e, a un rappresentante della redazione. Evidentemente, non hanno null’altro da fare visto che appena letta la paola “Salvini” si sono riuniti urgentemente in assemblea di redazione, diritto imprescindibile sindacale. Il Coordinamento politico provinciale della Lega di Campobasso, respinge con forza e con sdegno questo attacco ingeneroso ed inopportuno, considerato che NOI della Lega siamo ben consci del valore assoluto della libertà di stampa sancito dalla Costituzione italiana (art. 21) e soprattutto, dalla legge morale umana. Pertanto, rifiutiamo ogni tentativo del Tgr Molise, di coinvolgerci in diatribe e lotte interne da pollaio dal momento che per NOI il diritto di cronaca è sacro. Rigettiamo quindi al mittente Rai tgr Molise, l’impropria accusa che avremmo assunto nei loro confronti, e cioè un atteggiamento intimidatorio e minaccioso, cosa questa per NOI gravissima, ingiustificata, indegna, arbitraria e quasi estorsiva nei nostri confronti. Per ultimo, una opportuna risposta al presidente a vita della Assostampa Molise sig. Giuseppe Di Pietro che, addirittura, ci taccia di minare la democrazia, per davvero inaudita e scandalosa la sua dichiarazione. Il prezzemolino del sindacato, invece di difendere alcuni giornalisti molisani sfruttati e sottopagati, appare una volta all’anno miracolosamente, solo per fare il censore e dare inopportune lezioni. Dal suo pulpito, il Di Pietro pensiero, già candidato con l’Italia dei Valori ed ovviamente trombato, si erge a giudice supremo, rappresenta il verbo, dispensa bacchettate a destra e a manca proprio lui che, come presidente dell’Assopostampa Molise, prende regolarmente lo stipendio a fine mese facendo il sindacalista. Ovviamente, oltre all’ovvio Giuseppe Di Pietro, si sono uniti alla unanime condanna come sempre succede, la Fnsi e l’Usigrai, quest’ultimo sindacato della Rai ben noto per la sua posizione politica di sinistra pura e dura. Concludiamo affermando, che la RAI deve essere privatizzata e che i cittadini non devono più pagare il canone visto che produce solo disinformazione. Ovviamente, confermiamo che ci incontreremo con Salvini e parleremo anche di questo”.

La risposta di Romagnuolo a Mazzuto: “Non mi faccio imbavagliare”. A distanza di qualche ora della presa di posizione del coordinatore regionale della Lega, Aida Romagnuolo attacca anche Mazzuto, reo di non essersi debitamente informato su come sarebbero andati i fatti. “Mio malgrado, sono costretta ed obbligata a dire e sottolineare alcune cose a Mazzuto, e cioè che prima di sparare nel mucchio bene avrebbe fatto innanzitutto a chiamare la sottoscritta per sapere come stavano realmente le cose, e poi, per dirgli che anch’io come lui sono una cittadina, un rappresentante politico, un appartenente al mondo dell’informazione, un rappresentante delle istituzioni essendo consigliere regionale meritatamente eletta sul campo ed anche, capogruppo della Lega al Consiglio regionale del Molise. Ovviamente, debbo necessariamente rinviare allo stesso Mazzuto il suo gesto di condanna nei miei confronti, consapevole che è stato tediato esclusivamente dalla tipica disinformazione molisana. Infatti, per dirla come stanno realmente le cose, Mazzuto avrebbe dovuto prima difendere me, e poi condannare la Rai e il sindacato regionale dei giornalisti e non viceversa. Non comprendo questa sua posizione, per davvero, considerato che a nuocere la Lega nel Molise è l’immobilismo e la facilità di condannare senza conoscere i fatti. Sappia comunque il nostro coordinatore regionale Mazzuto, che io più di lui ho il massimo rispetto per il mondo dell’informazione e da sempre, mi attengo rigidamente ai dettati costituzionali. Sappia il nostro assessore Mazzuto, che dopo “l’inopportuna presa di posizione da parte della redazione Rai Tgr Molise, ho ricevuto personalmente e, la cosa mi gratifica, centinaia di attestati di stima e di solidarietà da parte di tantissimi nostri dirigenti della Lega di Campobasso e Isernia ed anche, con grande soddisfazione, da parte di tantissimi giornalisti, episodi questi che non possono non rappresentare nulla. Noi caro Mazzuto, facciamo parte della stessa squadra, dello stesso partito, dobbiamo difendere insieme la Lega, abbiamo il dovere di stare insieme ma anche il diritto di poter contestare autonomamente chi fa del male alla Lega. Ovviamente, non mi farò mai imbavagliare nè da te, e nè da nessuno”.

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