I “segreti” storici dei sotterranei del Palazzo Vescovile aperti al pubblico, inaugurato il nuovo ingresso all’ipogeo

Martedì 4 dicembre, vigilia della memoria liturgica di San Basso, è stato inaugurato il nuovo ingresso all’Ipogeo dell’Episcopio di Termoli. L’intervento si aggiunge a quello precedente realizzato oltre venti anni fa. Dagli spazi dell’Ipogeo sarà possibile visitare anche l’adiacente area cemeteriale della Basilica-Cattedrale scoperta nel corso dei lavori del 1994. Ora lo spazio è stato ordinato e reso fruibile a studiosi, turisti e visitatori attraverso l’ingresso diretto dal portone di piazza Duomo e un percorso suggestivo che si inserisce in un progetto di promozione storica, artistica e culturale del territorio. All’interno sono collocati i reperti della Cattedrale di notevole interesse dal punto di vista liturgico, storico e culturale e altri materiali accompagnati da mappe e cartelli informativi in uno scenario reso molto singolare da un’apposita illuminazione. All’inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, il Vescovo, Gianfranco De Luca, l’architetto Nicola Di Pietrantonio-responsabile dei lavori, il sindaco di Termoli, Angelo Sbrocca e amministratori comunali, Nicola Vitale della Soprintendenza e i rappresentanti dell’associazione PietrAngolare che si occuperà della gestione degli spazi. I lavori sono stati finanziati dalla Regione Molise e dalla Conferenza Episcopale Italiana nell’ambito dei fondi dell’Otto per mille. L’evento è stato accompagnato da alcuni brani dell’Istituto diocesano di Musica Sacra che, al termine della visita all’Ipogeo, ha tenuto in Cattedrale il Concerto per la città con i suoi studenti e la partecipazione del coro diocesano con la direzione del maestro, Paolo Tarantino e il coordinamento di don Marco Colonna, responsabile del Centro Pastorale per la Vita Spirituale e la Liturgia. “Il percorso che si sviluppa dal nuovo ingresso – spiega l’architetto Nicola Di Pietrantonio, responsabile dei lavori – inizia con una scala creata ad hoc che conduce a un vano in cui era stata individuata anche una botola in cui erano conservati vari reperti tra cui alcuni capitelli della Cattedrale e, in particolare, i frammenti della statuina ricollocata di recente sul portale e che con ogni probabilità rappresenta l’effige di San Timoteo. Si passa quindi alla suggestiva zona della cisterna con pareti larghe circa due metri ma, a quanto pare, utilizzata nelle epoche passate come una torre-rifugio per i vescovi. Si giunge, poi, nel vano ipogeo vero e proprio dove sono stati collocati i diversi reperti su appositi sostegni. Il nuovo percorso si conclude nella zona della necropoli, in cui sono visibili gli spazi delle tombe, e si torna indietro. Ma proprio da questo punto finale che confina con le pareti della Cattedrale – all’altezza della cripta – si potrebbe pensare, in futuro, di collegare i sotterranei dell’Episcopio andando così a realizzare un itinerario complessivo di grande valore”. “Si tratta di un nuovo tassello – osserva il Vescovo, Gianfranco De Luca – che abbiamo voluto porre alla vigilia della memoria liturgica del patrono di Termoli e della Diocesi per dare rilievo all’evento e al suo significato come una possibilità da offrire a questa città che ci è cara. È un piccolo spazio dove vengono raccolti in un modo ordinato i reperti che raccontano anche lo sviluppo della Cattedrale. La storia della Chiesa è anche la storia del popolo e tutto quello che è patrimonio dei beni culturali ed ecclesiastici appartiene a chi verrà a visitare questi luoghi. La gestione sarà affidata all’associazione culturale ‘Pietrangolare’, sostenuta e incoraggiata dalla Diocesi, e nata proprio per far conoscere il vasto e significativo patrimonio del nostro territorio e rendere gli spazi fruibili a residenti e visitatori da ogni dove”.

 

 

Exit mobile version